Questo bellissimo film, ambientato a Venezia, nella seconda metà del 1500, si basa sulla biografia di Veronica Franco, “the honest courtesan” scritta da Margaret Rosenthal, e racconta le vicende di una tra le più famose cortigiane di quel tempo.
Scelgo di parlarvi di questo film, nonostante sia antecedente l’Epoca Vittoriana, perché mi ha colpita molto.
Trama
Veronica Franco è una giovane piena di brio e di speranze per il futuro, ama scrivere e sottostà con fatica al comportamento imposto a una fanciulla di buona famiglia. Un giorno, con l’amica Bea, assiste a una sfilata di cortigiane sul canale e contemporaneamente al rientro di Marco Venier a Venezia, fratello maggiore della sua amica.
Marco, che non la guarda più come una ragazzina, è immediatamente attratto dalla bellezza e dallo spirito di Veronica e la sera stessa va a farle una serenata in gondola.
Veronica, in barba alle convenzioni, scende a raggiungerlo.
Inizia per loro una tenera frequentazione, nonostante gli ammonimenti di Mamma Franco, Veronica crede nell’amore e nel sentimento che sta nascendo tra lei e Marco.
Queste speranze vengono disilluse la sera delle nozze di Bea, promessa, con sommo disgusto di Veronica, a Gritti un uomo molto anziano, ma facoltoso.
Quando Veronica dice timidamente a Marco di sognare una camera nuziale all’altezza di quella di Bea, per loro due, Marco si decide finalmente a dirle la verità.
Il suo matrimonio è già stato programmato, egli dovrà sposare Giulia De Lezze, una fanciulla che si addice al suo rango di Senatore della Repubblica di Venezia e pertanto Veronica non è all’altezza.
Veronica ferita scappa ed è a quel punto che sua madre, cortigiana anche lei, la indirizza verso quella vita.
Dapprima Veronica supplica la madre di portarla in convento, ma quando le porte del convento si aprono e può realmente vedere la vita che l’attende Veronica fugge ed inizia a prendere in considerazione l’offerta della madre.
Veronica imparerà a destreggiarsi tra i potenti e non solo, pubblicherà i suoi libri di poesie, saprà far sentire ogni uomo come unico al mondo ed in breve diventerà la cortigiana più popolare di Venezia.
Cast & Regia
Titolo originale Dangerous Beauty
• GENERE: Drammatico
• ANNO: 1998
• REGIA: Marshall Herskovitz
• SCENEGGIATURA: Jeannine Dominy
• ATTORI: Catherine McCormack, Jacqueline Bisset,Rufus Sewell, Oliver Platt, Moira Kelly, Joanna Cassidy,Peter Eyre, Jeroen Krabbé, Naomi Watts, Fred Ward,Jake Weber, Melina Kanakaredes
• FOTOGRAFIA: Bojan Bazelli
• MONTAGGIO: Steven Rosemblum
• MUSICHE: George Fenton
• PRODUZIONE: MARSHALL HERSKOVITZ, EDWARD ZWICK, ARNON MILCHAN, SARAH CAPLAN PER BEDFORD FALLS PROD. – NEW REGENCY PICTURES
• DISTRIBUZIONE: 20TH CENTURY FOX ITALIA (1999) – 20TH CENTURY FOX HOME ENTERTAINMENT
• PAESE: USA
• DURATA: 111 Min
Catherine McCormack è una bellissima Veronica Franco, il suo viso, i suoi capelli, la sua espressione ed il suo modo di muoversi e di parlare esaltano il personaggio in modo sublime.
Ho amato moltissimo la forza di Veronica Franco che ha saputo trasformare una vita che poteva essere infelice, in un successo.
La Franco non era una prostituta, era una donna intelligentissima, colta, che sapeva destreggiarsi tra gli uomini più importanti dell’epoca e che, nonostante la professione che svolgeva, era rispettata e ammirata.
Veronica Franco ~ Storicamente
Veronica Franco fu probabilmente l’esempio più celebre di cortigiana onesta, anche se, nella Venezia rinascimentale, non fu l’unica intellettuale a vantare una cultura raffinata ed a esprimere numerosi talenti in ambito letterario e artistico. Figlia di una cortigiana onesta, Veronica in giovane età fu iniziata a quest’arte dalla madre e, una volta che ebbe imparato a utilizzare le proprie doti naturali, riuscì a contrarre un matrimonio finanziariamente favorevole. Si sposò giovanissima con un ricco medico, ma il matrimonio finì male. Per mantenersi, diventò una cortigiana d’alto rango. Fu inserita nel Catalogo de tutte le principal et più honorate cortigiane di Venetia (pubblicato intorno al 1565), elenco che forniva il nome, l’indirizzo e le tariffe delle cortigiane più in vista della città, secondo il quale un bacio di questa cortigiana costava 5 o sei scudi, il servizio completo 50 scudi. Grazie alle sue amicizie con uomini facoltosi ed esponenti di spicco dell’epoca, divenne ben presto molto conosciuta. Ebbe persino una breve liaison con il re Enrico III di Francia.
Veronica Franco fu una delle più honorate cortigiane di una città prosperosa e cosmopolita e visse circondata dagli agi per la maggior parte della sua vita da cortigiana; tuttavia non poté godere della protezione accordata alle donne “rispettabili”. Dovette sempre farsi strada da sola. Studiò e cercò i propri mecenati tra gli uomini colti. A partire dal 1570 circa, entrò a far parte di uno dei circoli letterari più famosi della città, partecipando a discussioni, facendo donazioni e curando antologie di poesia.
Veronica Franco scrisse due volumi di poesia: Terze rime nel 1575 e Lettere familiari a diversi nel 1580. Pubblicò raccolte di lettere e riunì in un’antologia le opere di scrittori famosi. Dopo il successo di questi lavori, fondò un’istituzione caritatevole a favore delle cortigiane e dei loro figli.
Nel 1575, durante l’epidemia di peste che sconvolse la città, Veronica Franco fu costretta a lasciare Venezia e, in seguito al saccheggio della sua casa e dei suoi possedimenti, perse gran parte delle sue ricchezze. Al suo ritorno, nel 1577, si difese brillantemente durante il processo dell’Inquisizione, che la vedeva accusata di stregoneria (un’accusa comune per le cortigiane); le accuse caddero. Secondo le deposizioni, i suoi legami con la nobiltà veneziana contribuirono all’assoluzione.
Dopo questo avvenimento si sa ben poco della sua vita, tuttavia i documenti ancora esistenti riportano il fatto che, anche se ottenne la libertà, perse tutte le ricchezze e i beni materiali. Quando morì anche il suo ultimo benefattore, si ritrovò senza un sostegno finanziario.
Nel 1577 propose al consiglio cittadino di costruire una casa per donne indigenti, amministrata da lei stessa, ma la proposta non ebbe successo. All’epoca i suoi figli erano già cresciuti e stava allevando i nipoti, rimasti orfani a causa della peste.
« Se siamo armate e addestrate siamo in grado di convincere gli uomini che anche noi abbiamo mani, piedi e un cuore come il loro; e anche se siamo delicate e tenere, ci sono uomini delicati che possono essere anche forti e uomini volgari e violenti che sono dei codardi. Le donne non hanno ancora capito che dovrebbero comportarsi così, in questo modo riuscirebbero a combattere fino alla morte; e per dimostrare che ciò è vero, sarò la prima ad agire, ergendomi a modello.»
Veronica Franco
Trailer del film
Citazioni dal film
“Danzammo in te la nostra primavera, Venezia, paradiso, allegra e altera.
Figlie d’amore, lussuria, bellezza, schiave di un solo dovere, l’ebbrezza.
Fluttuammo tra cielo e terra, leggere, compiute di abbondanza e di piacere.
Eterne, inebriate di splendore, fermate in gioventù da un Dio pittore.
Ma il nostro paradiso ahimè non dura se l’uomo per timor non se ne cura.”
“Ritrovo me, perduta nei suoi occhi,
deliro di patir questa passione,
lui vede che son resa ai suoi ginocchi,
e il cor mi spinge contro ogni ragione.
Come potrei amarvi così lesta?
-L’amore non attende- ei mi risponde.
Quale magia mi colse, qual tempesta,
come posso il mio amor salvar dall’onde?”
mi rimorde l’amore,
beffata dal destino e schiava del mio sesso,
l’ebbra mia gelosia spegne in un mutuo amplesso,
una fiamma lasciva, fredda e senza splendore,
amo quell’armi stesse che m’han tolto l’onore.”
complimenti: io faccio teatro, come scrittore e attore, mi piacerebbe conoscerti!
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Ciao grazie! E’ sempre un piacere conoscere qualcuno che apprezza i tuoi interessi! Il teatro è una cosa bellissima.
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se mi mandi il tuo email ti posso invitare ai miei spettacoli! Grazie!
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Ciao puoi scrivermi a questo indirizzo: lexla@verdammt.it
Se vi trovate a fare uno spettacolo dalle parti di Genova.
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GRAZIE! 🙂
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a te!
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