Per tutte le famiglie, specialmente quelle facoltose, un personale di servizio eccellente era una delle priorità.
Nell’Epoca Vittoriana uno dei lavori più diffusi e accettabili per le donne era quello di cameriera, o come lo chiamavano loro il lavoro “a servizio“.
Le donne infatti potevano solo essere istitutrici o prendere servizio, visto questo sarà facile immaginare quanto sia alta la percentuale di donne che facessero questo lavoro.
APPRENDISTATO
L’età dell’apprendistato poteva iniziare sin dai 9 anni, oggi può sembrare assurdo, ma allora era molto ben vista un’età così giovane poiché era più facile educare la cameriera che era ancora molto malleabile e non si era già formata un suo carattere e opinioni.
Il primo impiego di solito era presso una famiglia vicino alla casa paterna, poco per volta, con l’esperienza le ragazze cercavano lavoro sempre più distante e con salari e contratti più interessanti. Inevitabilmente si finiva con l’allontanarsi sempre di più da casa per farvi poi ritorno solo pochissime volte l’anno durante le feste.
ORARIO DI LAVORO
Gli orari di lavoro erano pesantissimi e andavano al di là di qualunque tutela del lavoro moderno, a quei tempi non era molto presente il concetto di sfruttamento. Le ore lavorate potevano arrivare sino a 17 ore giornaliere.
La cameriera si alzava prima dell’alba, intorno alle 5/5.30 del mattino ed il suo primo compito era quello di preparare la casa per renderla perfetta al momento del risveglio dei padroni. Bisognava preparare in anticipo la colazione, fare il giro dei camini per accenderli e controllare che ogni cosa fosse perfettamente in ordine. Oltretutto, una volta che i signori si fossero svegliati, le cameriere avrebbero avuto il pesante disagio di averli tra i piedi con conseguenti inchini e saluti ogni volta che li incontravano per i corridoi ed in più il costante “disturbo” di dover rispondere alle loro continue richieste che si sommavano ai compiti fissi.
Alle 22.30, la governante o la capocameriera iniziava il giro delle stanze controllando che tutte le cameriere fossero nel letto e spegneva tutti i lumi ancora accesi.
LIVELLI DI SERVIZIO
Sguattera
Solitamente le ragazze iniziavano a lavorare come sguattere. Era un lavoro molto pesante perché comprendeva occupazioni che richiedevano un grande sforzo fisico. Dovevano lavare costantemente tutti i piatti che venivano sporcati in casa e provvedere a tenere perennemente vivo il fuoco della cucina, che non andava MAI estinto, inoltre, visto che l’acqua corrente non esisteva, dovevano provvedere a andare costantemente al pozzo a prendere l’acqua che poi veniva scaldata ed una volta scaldata portarla dove serviva all’interno della casa.
Ragazza di cucina
Il loro posto, specie nelle famiglie importanti era piuttosto ambito, anche se erano un gradino appena sopra le sguattere, ma la ragazza di cucina, lavorando direttamente sotto la cuoca, era la sua “assistente” e in caso la cuoca fosse vecchia o decidesse di ritirarsi, vi erano buone possibilità che l’assistente, se particolarmente brava, potesse ricevere il posto di cuoca. Le ragazze svolgevano tutti i lavoretti di cucina più noiosi e di routine che servivano da aiuto alla cuoca: mescolavano le zuppe e i minestroni, pestavano la carne, sminuzzavano le verdure, riempivano i piatti e controllavano che il cibo sui fuochi non bruciasse.
Ragazza del latte
Questa figura era molto ricercata nelle grandi case dove le famiglie avevano del bestiame proprio per provvedere al fabbisogno domestico. La lattaia mungevano gli animali da latte e trasportavano i secchi di latte in latteria o in cucina, a seconda delle dimensioni della casa e della ricchezza dei proprietari, la stanza dove si faceva il formaggio poteva essere una latteria dedicata o semplicemente la cucina. La lattaia usava la zangola per fare il burro, preparava i formaggi seguendone la lavorazione e si occupava anche del caglio.
La Cuoca
La posizione di cuoca era molto ambita, era una figura importantissima all’interno della gerarchia dei domestici, spesso veniva considerata dai padroni insostituibile, a seconda della sua bravura. Decideva il menù giornaliero con la padrona di casa e dirigeva tutto il personale di cucina. Come abbiamo visto nella precedente categoria era la posizione d’arrivo della ragazza di cucina.
La cameriera
Era una posizione di medio livello, ma a seconda della casa dove lavorava potevano variare di molto i compiti che doveva svolgere.
In una casa di grosse dimensioni la cameriera semplice sottostava agli ordini della governante e si occupava di spolverare e lucidare, trasportare la legna, il carbone, tenere i fuochi della casa vivi e occuparsi della pulizia delle stanze.
In una casa della borghesia medio bassa invece poteva assumere il ruolo di tuttofare. Non essendovi molti domestici, come nelle grandi magioni, la cameriera assolveva i più svariati compiti: puliva, rammendava, assisteva i padroni di casa, portava i bambini a scuola, cucinava se non vi era una cuoca.
Cameriera di alto livello
Il grado di cameriera di alto livello era molto ambito, esse di solito servivano a tavola e assistevano i padroni, difficilmente avevano mansioni di pulizia gravose o pesanti e potevano anche essere scelte per accompagnare i padroni in viaggio. La cameriera di alto livello poteva facilmente passare al grado di cameriera personale, una posizione che probabilmente era preferita persino a quella di governante o capocameriera.
Cameriera personale
La cameriera personale era la figura più vicina in assoluto alla padrona di casa, una sorta di dama di compagnia. Non svolgeva altro lavoro se non quello di occuparsi del benessere della padrona. La vestiva, l’aiutava a lavarsi, l’accompagnava in viaggio e spesso usciva con lei accompagnandola per negozi o passeggiate. Era facile che diventasse una fedele confidente della padrona, le Lady Vittoriane non avrebbero mai ammesso che la loro migliore amica era praticamente la cameriera personale, ma a tutti gli effetti era praticamente così. Una cameriera personale abile e piacevole poteva diventare facilmente la preferita della padrona tra tutto il personale di servizio e godere di grossi vantaggi.
La capocameriera
Questa figura esisteva solo nelle case molto grandi e con moltissimi domestici a servizio. Controllava il lavoro delle altre cameriere valutandolo, stava sempre sotto la governante, ma le due potevano interfacciarsi e sovrapporsi. Spesso poteva essere la stessa cameriera personale ad essere capocameriera.
Quando veniva assunta una nuova cameriera era lei che faceva il colloquio e la sorvegliava strettamente per poi riferirne alla governante o direttamente alla padrona a seconda di come era strutturato il livello gerarchico dei domestici in casa.
La governante
La governante era il vero motore della casa e organizzava tutto il corpo domestici, una buona governante poteva voler dire una casa sempre perfetta e del personale invidiabile, una governante incapace poteva essere fonte di pessime figure per i padroni.
Difficilmente si arrivava presto a questa posizione o si vedevano governanti giovani, era una posizione che per essere svolta egregiamente richiedeva anni e anni di pratica, grandissime conoscenze di gestione della casa e organizzative.
Essa decideva le mansioni del personale, teneva il registro contabile delle cameriere, smistava tutta la posta e distribuiva oggetti e divise. Giudicava il lavoro delle cameriere, decideva le punizioni per il personale indisciplinato, eventuali furti e danni arrecati durante il servizio. La governate dipendeva direttamente dai padroni di casa, non aveva altri superiori ed i padroni di casa si fidavano ciecamente delle sue opinioni e giudizi.
RICERCA DOMESTICI
Il metodo sicuramente più efficace per trovare personale di servizio era dato dalle inserzioni
I salari medi di Londra possono essere impostati come segue: Maggiordomi, £ 40 a £ 100, Facchini, £ 20 a £ 40, Paggi, £ 8 a 15 £, Cuochi, £ 18 a £ 50; Cameriere, £ 10 a £ 25; Cameriere di salotto, £ 12 a £ 30; “servi generali” e donne di fatica, £ 6 a £ 15. Il preavviso di un mese è richiesto prima di lasciare il lavoro o prima delle dimissioni, ma in quest’ultimo caso un mese di stipendio, (e mance se richieste), sarà sufficiente. Se commette una grave colpa un domestico può essere licenziato senza alcun preavviso.
Ecco alcuni annunci dell’epoca
CRITERI DI QUALIFICA
I vittoriani, molto puntigliosi sotto ogni aspetto della vita, avevano messo per iscritto regole ben precise sui domestici, essi dovevano impararle e rispettarle, ma soprattutto presentarsi ai colloqui, che venivano svolti prioritariamente dalla capocameriera o dalla governante, preparate su queste regole. La persona che faceva il colloquio verificava la rispondenza a quando elencato nei manuali, verificava che la ragazza avesse le qualifiche richieste per la posizione ricercata e controllava scrupolosamente le referenze che la stessa presentava.
Per gli stipendi possiamo fare riferimento al manuale di Mrs. Beeton’s, di cui abbiamo già parlato in passato, infatti essendo il suo libro una delle pietre miliari sulla gestione della casa tutto ciò che viene lì riportato nel capitolo dedicato viene poi fedelmente messo in pratica dai padroni di casa. Mrs. Beeton’s suggeriva quanto segue:
“La Governante da £ 10 a £ 80; Il Valletto da 25 a 50; Il Maggiordomo da 25 a 50; La Cuoca da 20 a 40; Il Giardiniere da 20 a 40; Il Lacchè da 20 a 40; Il Vice Maggiordomo da 5 a 30; Il Cocchiere da 20 a 35; Lo Stalliere da 15 a 30; Il Secondo Lacchè da 12 a 20; Il Paggio da 8 a 18; Il Garzone di Stalla da 6 a 12. “
COMPORTAMENTO DA TENERE
Trattandosi dell’Epoca Vittoriana, dove tutto era etichetta e formalità, immaginerete facilmente che fare la cameriera non fosse un lavoro semplice come può sembrare, le cameriere dovevano avere un’educazione impeccabile e sottostare a una sorta di regole infinite.
A Londra, nel 1859, fu pubblicato il seguente libro: THE SERVANT’S BEHAVIOUR BOOK or Hints on Manners and Dress for Maid Servants in Small Households by Mrs. Motherly , (il link vi porta al libro su Google books), dove vengono elencate le regole su un’infinità di cose: atteggiamento, modo di camminare, modulazione della voce, modo di abbigliarsi, postura. Il primo capitolo di questo libro parla proprio della voce e del modo di parlare.
Vi riporto alcune delle regole che i domestici erano tenuti a rispettare:
- Le balie sono spesso incoraggiate a cantare nella nursery; ma devono cessare immediatamente non appena fa il suo ingresso la padrona o il
padrone.
- Mai prendere una piccola cosa della stanza in mano. Le lettere, il denaro, piccoli pacchi, un bicchiere, un cucchiaio, un coltello, una spoletta di cotone, un fazzoletto piegato, o qualsiasi altra piccola cosa, devono essere consegnati su un piccolo vassoio, che sia d’argento o no, conservato per lo scopo.
- Un grande pacco, un libro così grande da apparire imbarazzante sul vassoio per le lettere, un piatto, e tutte le cose più grandi, possono essere consegnate a mano.
- Nulla può fare un’ impressione migliore in un estraneo di un aspetto ordinato e pulito; e giustamente, giudichiamo che una ragazza che tenga le proprie mani ed i propri abiti puliti faccia lo stesso con il nostro cibo ed i nostri utensili.
- Non bisogna mai scegliere abiti di modelli o colori troppo azzardati . Non solo essi non sono adatti al lavoro che ogni domestica deve compiere il mattino, ma non potranno mai essere appropriati per dei dipendenti.
- Quando qualcuno si rivolge a voi, rimanere fermi in piedi, mani composte e guardate negli occhi l’interlocutore.
- Non parlare a voce alta. I padroni non devono udire la vostra voce a meno che non si siano rivolti direttamente a voi con una domanda o un’affermazione che necessita di una risposta.
- Non parlate ad altri servi in presenza della padrona a meno che non sia necessario e, anche in quel caso, solo a bassa voce.
- Non parlate mai per primi ai padroni di casa, ma solamente se c’è da consegnare un messaggio o da chiedere spiegazioni per qualcosa di importante. In quel caso farlo in modo educato e con meno spreco di parole possibile.
- Quando possibile, restituire oggetti dimenticati o perduti. Nel caso non fosse possibile consegnarli alla governante o alla capocameriera.
- Rispondere sempre se viene fatta una domanda. Farlo in maniera educata e utilizzando l’appellativo corretto, quindi “Lord”, “Lady”, “Conte”, “Contessa”, “Vostra Grazia” o qualunque sia il titolo della persona con cui state parlando.
- Non offrire mai la propria opinione se non è richiesta.
- Quando un datore di lavoro entra nella stanza, lasciatela velocemente, nel caso ci siano mansioni da terminare per i padroni, farlo in modo meno evidente e invadente possibile.
- Non dire mai “buongiorno” o “buonasera” se il saluto non è stato prima rivolto dai padroni nei vostri confronti.
- Se vi viene richiesto di camminare con il padrone o la padrona per portare pacchetti o fare compagnia, assicurarsi di rimanere diversi passi indietro.
- Essere puntuale agli appuntamenti e ai pasti.
- E’ vietato avere visite da parenti o amici, soprattutto in orario di lavoro.
- E’ vietato avere ammiratori ed innamorati. Le relazioni che verranno scoperte comporteranno l’immediato licenziamento.
- Ogni danno causato sarà detratto dalla paga.
I vittoriani tenevano persino veri e propri registri sul personale di servizio alle proprie dipendenze, questo spesso era uno dei doveri della governante, eccovi degli esempi tratti da : Weddington Castle.
Per chi fosse interessato a documentarsi ulteriormente:
- Trevor May, The Victorian Domestic Servant, Shire Publisher, 2008
- Emily Augusta Patmore, THE SERVANT’S BEHAVIOUR BOOK or Hints on Manners and Dress for Maid Servants in Small Households by Mrs. Motherly, Bell and Daldy, London, 1859. On line QUI
- Judith Flanders, The Victorian House, Harper Perennial, 2004
- Duties of Servants: A Practical Guide to the Routine of Domestic Service
by Member of the Aristocracy - Pamela Horn, The Rise and Fall of the VICTORIAN SERVANT, Sutton Publishing LTD
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Molto interessante! Buona giornata. 😉
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Mille grazie! Buongiorno!
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Buongiorno a te!
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Ciao Dama con il Cappello Hai scritto un post strabiliante, meraviglioso, molto curato e dettagliato! Credo che andremo molto d’accordo noi due, i tuoi gusti sono i miei! Ti aspetto tra poco nel mio salotto dove ti darò ufficialmente il benvenuto. Pubblicherò anche a breve, le raccolte dei miei Limoges, i piatti Inglesi, i Capodimonte, i Ginori, i Laveno, le stampe del Tempesta, i vetri e i cristalli di Murano, i giocattoli d’antan, le bambole, le statuine Ladrò ,Delft, Capodimonte…. e altre collezioni che seguo da anni e anni! Scriverò sotto ai pezzi se sono in vendita oppure no. Sono Ragioniera diplomata nel lontano 1983 ed ho lavorato per anni nel gruppo Max Mara (che è nella mia città!) e in Banca, dove ero Responsabile del reparto Cassieri! Ma..c’è u nma….ho deciso di dedicarmi a ciò che amo di più e ho dato nel 2009 le mie dimissioni. Ho scritto 3 libri, vari articoli su giornali e riviste, faccio mercati d’antiquariato e vintage, organizzo mostre, sfilate d’abiti d’epoca e da sposa, allestisco feste a teme e creo! Quindi se un pezzo ti piace particolarmente dimmelo senza problemi e sono in grado di spedirtelo! Grazie per esserti iscritta da me, ne sono molto felice! Fabiana Schianchi
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Ciao Fabiana! Grazie per la tua visita! Mi fa molto piacere che tu sia passata di qui 🙂
Sono felice che il post ti sia piaciuto e ti ringrazio per le belle parole! Ti auguro una felicissima settimana! Hai fatto bene a seguire le tue passioni, sono l’unica cosa che ci rende unici e soprattutto sereni! Un grande abbraccio!
Laura
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quando hai tempo e voglia, passa nel mio salotto! Fabiana.
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Certo cara, quando sono a casa lo farò più che volentieri, da lavoro riesco a guardare solo di sfuggita 😉
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…sei meglio di un libro, il tuo blog sarà il punto di riferimento per chi dovrà fare una tesi di laurea su questo periodo storico!
baci!!!
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Troppo buona!
Ci sono un sacco di siti inglesi ricchissimi di informazioni, ed anche i libri, a me è stata di grande aiuto anche la nonna di un’amica, che ora purtroppo non c’è più, che mi ha raccontato un sacco di cose.
Lei era di origini inglesi e ha vissuto a Londra la sua giovinezza nei primi del 1900.
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…ma tu ci metti la passione che si percepisce leggendo!
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E’ un periodo che mi piace moltissimo sì:-)
Anche se ammetto che lo vedo in maniera molto romantica, vivere allora, se eri povero, non doveva essere né bello, né facile.
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…era una vita dura e molto breve!
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vero!
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leggo sempre incantata,complimenti !!!!
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Grazie mille! Approfitto per augurarti una felicissima giornata !
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anche a te
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nomination per te qui:
https://occhialfuturo.wordpress.com/2015/05/04/il-crom-award-novita/
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Mille grazie! Dopo vengo a vedere 🙂 Buona giornata!!
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Post veramente interessante e ben curato! Brava 😀 !
Buona giornata 😛 !
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Mille grazie 😉
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Molto molto bello! Ciao e buona settimana 🙂
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Ciao! Grazie anche a te!
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Ho mio fratello che vive in Inghilterra , sua moglie é inglese .Ti posso dire che i ricchi tuttora hanno le donne di servizio ed é un lusso che la piccola media borghesia con la crisi economica ha dovuto rinunciare .un sorriso 🙂
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I ricchi le hanno anche qui, beati loro!
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Che bello, sei bravissima, complimenti, ben scritto, eh i libri, che ti dicevo, 😀 😀 😀 baci tesoro bello, buona serata, ❤
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Baci Laura! Grazie per la visita e per i tuoi gentili complimenti!
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Sinceri, leggerti e’ un vero piacere, ❤
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Ogni volta che leggo questo tipo di post sogno di possedere una macchina del tempo per poter tornare indietro e vivere di persona i fatti e la vita dell’epoca! Mi piace tantissimo inoltre la cura che metti nel descrivere ogni cosa… immagino che cosa bella uscirà fuori con il tuo libro! 🙂
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Nel libro ho cercato di intervallare le descrizioni con delle discussioni in modo da non farle risultare troppo pesanti, più che altro quando vanno nella loro città ci sono davvero una marea di descrizioni, il tipo di negozi, il castello, i giardini, le scuole, la biblioteca, gli abiti, i balli, così non volendo esagerare ho cercato di alternare dialoghi e descrizioni in modo da rendere il tutto più piacevole.
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