Le decorazioni natalizie in Epoca Vittoriana

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Buongiorno a tutti e buon mercoledì!

Oggi vi propongo un altro articolo sul Natale vittoriano, parleremo delle decorazioni per la casa, spero vi piacerà.

All’interno dell’articolo troverete dei link per altri articoli natalizi che ho proposto lo scorso anno.

Buona lettura!

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Come sempre, per i nostri amici vittoriani, l’apparenza aveva una grandissima importanza, quindi, anche in questo periodo dell’anno scattava la “gara” a chi decorava meglio la casa per l’avvento.

I saloni delle dimore prendevano le sembianze di un mondo fantastico dal tocco invernale incantato, erano pieni di decorazioni: catene di carta, nastri, ghirlande, angeli, babbi natali, pizzi, fiocchi di neve di carta e sfavillanti palline in vetro. Decorare la casa diventava un vero e proprio lavoro.

In quell’epoca le donne, sia anziane sia giovani, passavano molto tempo realizzando a mano le proprie decorazioni di Natale.victorian-christmas

Immaginate queste signore, di ogni età, sedute attorno a un tavolo intente a creare piccole cornucopie con carta colorata, da riempire con frutta secca e dolcetti, borse e sacchettini fatti con pezze di seta e piume per la frutta candita. Oppure i pupazzi di neve o gli angeli da appendere all’albero, fatti con fili di seta e nastri uniti al cotone.

a6b65ff0b057c5b97f4fe700d0918358A quei tempi le riviste erano piene di di disegni di ornamenti natalizi cui le signore potevano attingere per le proprie decorazioni, erano inoltre molto in voga i libri dedicati allo scrapbooking con immagini da ritagliare e incollare come si preferiva.

Un albero di Natale vittoriano non sarebbe stato tale senza i “tinsel”. Sapete cosa sono? Quelle sottili strisce di materiale luccicante con cui si addobba l’albero per imitare l’effetto neve/ghiaccio, non qui li chiamiamo “capelli d’angelo”.

C’era inoltre l’usanza di creare decorazioni che imitassero l’agrifoglio, sempre seguendo le istruzioni degli amati giornali, fatte con sassolini, piselli secchi o palline di carta pesta da immergere poi nella ceralacca perchè diventassero di colore rosso e sembrassero delle belle bacche.

 

Il trionfo dell’albero di Natale era l’angelo che avrebbe adornato la punta dell’abete. Esso si rifà alla tradizione tedesca del “Christkind”, (ne avevo parlato qui lo scorso anno se vi interessa).

Gli angeli venivano preparati con stoffa, carta, metallo e spesso anche porcellana o cera. Al loro interno c’era un’anima di metallo che consentiva di ripiegarli come si desiderava.

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Tra le altre decorazioni per la casa avevano l’usanza di usare sempreverdi. Questa tradizione perdura dall’epoca medievale. Quindi vediamo le case vittoriane animarsi di ghirlande, picfpm5flrametti, vari arbusti, vischio ecc

Nel periodo natalizio le strade erano piene di venditori ambulanti, nella città di Londra, essi venivano dalle campagne con i loro carretti carichi di vischio e agrifoglio per rifornire i londinesi che non avevano uno spazio verde da cui attingere.

L’agrifoglio faceva la sua comparsa quasi in tutta la casa: ghirlande per il centrotavola, i bordi dei camini, le ghirlande sulla porta e per le scale e molto spesso sui cibi, come ad esempio il pudding natalizio, (se vi interessa qui avevo messo la ricetta lo scorso Natale).

Nella tradizione inglese l’agrifoglio è di buon augurio.

Il vischio, come tutti ben sappiamo, veniva appeso sopra le porte.

Nella tradizione vittoriana ogni donna che passava sotto al vischio doveva permettere a un uomo di darle un bacio, l’uomo, di contro, doveva raccogliere una della bacche bianche della pianta. Questa usanza proviene dal passato quando il vischio veniva considerato sacro, una pianta in grado di allontanare il male e sotto di essa i nemici si riconciliavano abbracciandosi.

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Anche l’edera veniva molto utilizzata e vista la sua facile modellazione era adatta ai centrotavola, alle composizioni cadenti, ghirlande e cornici per finestre e mobili.

La tradizione inglese dice che l’agrifoglio e l’edera siano complementari e rappresentino il maschio e la femmina, l’agrifoglio con le sue spine l’uomo, l’edera dalle tenere foglioline la donna.

Un altro elemento importante del Natale vittoriano erano le candele e venivano usate in più varianti, principalmente si usavano per l’albero di Natale e nei negozi c’era pieno. Le famiglie erano solite realizzare una corona d’avvento con quattro candele, esse rappresentavano; amore, pace, speranza e fortuna. Ogni domenica d’avvento si accendeva una christ-1candela differente.

Durante le dodici notti, (usanza di cui ho parlato qui “Le dodici notti di Natale”), lasciare accesa una candela era considerato come un modo di illuminare la via per i viandanti e simbolo che in quella casa si poteva trovare mangiare e rifugio.

 

Spero che anche l’approfondimento odierno vi sia piaciuto! Fatemelo sapere nei commenti!

Vi auguro una felice giornata, con affetto.

Laura.

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53 thoughts on “Le decorazioni natalizie in Epoca Vittoriana

  1. Anche l’anno scorso dissi che dovevo provare a fare il pudding: chissà se quest’anno ci riesco! Mi piacerebbe molto sedermi a tavola con tutte le nonne, le zie, le madri, cugine… E fare le decorazioni di carta! Una cosa che davvero adoro 😀

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  2. Ciao Laura! Ho sempre avuto una particolare attrazione per i capelli d’angelo forse perché in casa mia non li usavamo mai nel nostro albero. Vedi? Ho trovato un altro punto in comune con i vittoriani. Sono sempre più convinta di essere stata una di loro in qualche mia vita passata. Forse ora faccio la microbiologa per compensare la scarsa igiene dei miei trascorsi come ho imparato dai tuoi precedenti post! Laura

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    • Probabilmente non ce l’ho messo perchè io la odio ahahahahah 😀
      Lo so che sono strana, ma detesto quando mi capita la torta di mele e straripa di cannella, non sa più di torta di mele, ma di torta di cannella.
      Scherzi a parte piacere di conoscerti! Buona serata!

      "Mi piace"

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