La Casa Vittoriana ~ Mobilia ~ La credenza «china closet»

Racconti dal Passato

Buongiorno a tutti e ben trovati!

Siamo a giovedì, questa settimana è volata!

L’oggetto di cui voglio parlarvi oggi è si chiama China closet, un armadio molto in voga nell’epoca vittoriana poichè univa l’utile al dilettevole, era molto bello da vedere e pratico da usare.

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Il nome di questo armadio, che vuol dire “armadio cinese”, deriva dal fatto che in origine era stato progettato come vetrinetta per esporre le “cineserie” e i vari ninnoli che tanto amavano i nostri amici vittoriani. Solo dopo la seconda metà dell’Ottocento si iniziò ad usarlo per contenere, e soprattutto esporre: argenteria, pezzi di servizi, cose da mettere in bella mostra e altra oggettistica. Il mobile divenne così più imponente poichè atto a contenere oggetti più grandi, in pochi casi era utilizzato solo per riporre la roba ed era privo delle ante in vetro.

Il china closet europeo differiva da quello cinese proprio per queste antine in vetro che, in cina, erano in legno o carta di riso. Il vetro in Cina era poco diffuso e non veniva impiegato spesso nella costruzione di mobili.3fc54c69e31c102cfdaf046baf805a32

Era caratterizzato da una struttura tripartita con una sezione centrale e due laterali. La parte centrale era leggermente prominente e più grande rispetto alle altre due, le vetrine erano a riquadri e dovevano permettere di osservare le stoviglie riposte in maniera armoniosa al suo interno. Le due parti laterali gemelle completavano il mobile. Nelle creazioni di epoca tardo vittoriana la loro forma era arrotondata per attribuire al mobile più eleganza. Questo mobile non possedeva grosse “zampe”, ma esili gambe in legno, la struttura portante sui cui reggeva era quella data dai cassetti e dalle ante.

La moda di tenere le stoviglie esposte in bella mostra in sala da pranzo invece che in cucina apparteneva alla classe borghese, le case di queste 91014e4b04a8c35e_6208-w233-h233-b0-p0--traditional-china-cabinets-and-hutchespersone, come abbiamo visto già in altri articoli, non erano infatti imponenti dimore come quelle della classe nobile, ma erano sufficientemente ricche e sfarzose da consentire ai loro padroni di avere ospiti, dare feste e balli.

La vetrinetta quindi era non solo un bel pezzo con cui ammobiliare la casa, ma anche un pretesto per far notare ai propri inviati la bellezza dei propri servizi, la pulizia e ordine della casa, ma soprattutto la ricchezza che possedevano.

s-l225Una credenza con ante in vetro era infatti il modo più pratico ed elegante per far notare ai propri ospiti il proprio denaro, senza ostentarlo. I servizi più prestigiosi: piatti finemente lavorati, bicchieri bordati d’oro, posate e argenteria venivano infatti utilizzati solo per cene molto importanti, ma ecco che con la vetrinetta vi era la possibilità di esibirli, riposti, anche per semplice tè, così ogni volta che si avevano ospiti vi era la possibilità che essi andassero in giro a spargere la voce su quanto la famiglia fosse benestante.

Nel Novecento il china closet ha continuato a circolare, ma il ritorno alla mobilia dalla struttura massiccia, data dal periodo post bellico, ha causato una sorta di fusione tra i due stile dando vita alla credenza da soggiorno, forse le vostre nonne ne hanno ancora una, ormai è in disuso tra le giovani coppie.

Ve le ricordate?

Per oggi è tutto, spero che questo piccolo approfondimento vi sia piaciuto!

Buona giornata!

Laura

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22 thoughts on “La Casa Vittoriana ~ Mobilia ~ La credenza «china closet»

  1. articolo molto bello ed interessante, come sempre!

    la credenza da soggiorno ce l’aveva mia nonna!
    invece qui a casa i miei genitori hanno un mobile in sala dove teniamo il servizio bello (di quelli che una volta si regalava al matrimonio) ma ovviamente non lo abbiamo mai usato 🙂

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