La crinolina del 1800 era ispirata dai guardinfante di vario genere dal 16° al 18° secolo. La crinolina Vittoriana ha subito diversi cambiamenti estetici durante il corso della moda attraverso diversi design e metodi di produzione.
Il termine crinolina inizialmente si riferiva ad un tessuto rigido e rinforzato con una trama fatta di crine di cavallo e un ordito di cotone o fili di lino (in latino “crinis” significa capelli, e “linum” lino). Questo tessuto fece la prima apparizione nel mondo della moda nel 1830 quando fu usato per le sottovesti al fine di sostenere e modellare il crescente diametro e la lunghezza dei primi vestiti Vittoriani. Spesso una sottoveste di questo rigido tessuto veniva indossata insieme a fino sei sottovesti inamidate, nel tentativo di ottenere l’effetto di una grande gonna; questo groviglio di sottovesti era pesante, ingombrante e scomodo.
Successivamente furono provati degli anelli rigidi i quali circondavano la sottoveste. Queste gonne erano troppo pesanti e non reggevano il loro stesso peso. Nel 1850 furono aggiunti direttamente alle gonne delle estensioni rigidi sotto forma di cerchi di canna ed ossa di balena. Questi accessori, (in inglese definiti hoops, in italiano guardinfante), offrivano la lunghezza desiderata ma erano troppo delicati e facili da rompere. Successivamente i cerchi di canna vennero sostituiti da sottili strisce in ottone le quali però non erano sufficientemente elastiche da permettere alla gonna di tornare alla sua forma tondeggiante dopo essere sottoposte a notevole pressione.
Infine nel 1850 vennero adoperati degli anelli fatti con filo di ferro i quali si dimostrarono più leggeri della canna e dell’ottone. Inoltre, il filo in acciaio era così elastico e resistente da poter essere piegato con forza (attraversando una porta o sedendosi) e nonostante ciò la gonna sarebbe ritornata alla sua forma originale. La crinolina fu adottata con entusiasmo, era leggera e necessitava solo di una o due sottovesti per evitare di mostrare gli anelli in acciaio al termine della gonna. Raggiunse un diametro massimo di 180 centimetri e l’indossarla divenne una moda adottata da tutti i ceti sociali, sia dalle donne che dalle ragazze più giovani.
Il tipo di acciaio migliore per il filo della gabbia a cerchi metallici proveniva dall’Inghilterra, dello spessore di circa 2 centimetri. Veniva riscaldato fino a diventare d’un rosso acceso in una fornace atta allo scopo la quale lo ammorbidiva. Veniva successivamente pulito con degli acidi al fine di rimuovere tutto l’ossido dalla superficie e quindi rivestito con farina di segale e lasciato asciugare. La sbarra di ferro veniva quindi ridotta in spessore fino a farla diventare del diametro di poco più di un millimetro e la sua lunghezza veniva estesa da qualche metro fino a non meno di due migliaia di metri. Una volta ridotto alla dimensione necessaria veniva tirato da una bobina ed arrotolato su se stesso, quindi temprato. Infine si intrecciava del filo intorno al cavo d’acciaio e veniva spedito ai depositi, pronto ad essere utilizzato per le gonne. Quotidianamente venivano lavorati attraverso tutti i processi descritti almeno 60 chilometri di filo. Questi anelli venivano sospesi da dei nastri al fine di modellare la forma della gonna, di diametro crescente, partendo da una fascia che andava indossata intorno alla vita della donna.
Nel 1858 Douglas & Sherwood, noti produttori di guardinfante con quasi quattrocento giovani donne impiegate nella loro fabbrica, pubblicizzarono il loro nuovo prodotto nell’edizione di Febbraio di “Godey’s Lady’s Book and Magazine: la gonna e sellino regolabili; quest’ultimo era fatto di ossa di balena rotondo. Successivamente lo stesso anno, Douglas & Sherwood introdussero la loro gonna di Balmoral, la quale combinava il guardinfante con una gonna di lana a righe rossa e nera.
Nel 1859 Osborn & Vincent di New York si dichiarò proprietario del brevetto di un sottogonna. Le gonne più popolari nel 1859 furono la “Imperial Skirt” e la loro nuova “Champion Belle“. Quest’ultima fu descritta come “eccessivamente leggera e graziosa”, “estremamente flessibile e comoda su carrozze ed auto”.
“Godey’s Lady Book and Magazine” nel 1859 pubblicò un’immagine del sottogonna in lana dichiarando che era impossibile strappare i nastri. Holmes & Co. dichiarò che nonostante la sua leggerezza e le dimensioni contenute, la preoccupazione principale fosse “il facile adattamento in piccoli spazi per il salotto e l’espansione in ampie dimensioni per le passeggiate”. J. Holmes & Co. introdusse un nuovo brevetto per una gonna con un sistema di ganci e slitte; questa gonna aveva un sellino sagomato all’interno ed il meccanismo consentiva di ritirare la gonna nella parte posteriore e di riallargarla con grazia.
La crinolina raggiunse la sua dimensione massima nel 1860 per poi gradualmente cambiare. Nel 1860 una rivista per signore la definì “una gabbia per volatili” e affermò che “la crinolina piramidale, ridotta nelle dimensioni, era più apprezzabile”. Nel 1862 la rivista “English Woman’s Domestic Magazine” raccomandò la crinolina di W.S. Thomson a “quelle signore che preferiscono le sottovesti aperte”. Oltre 2000 persone vennero impiegate nello stabilimento londinese di Thomson arrivando a produrre 4000 crinoline al giorno. Stando alle riviste del tempo, la crinolina di Thomson era distinta da due vantaggi a differenza delle altre: “il supporto sui quali gli acciai erano filettati non si poteva rompere, e gli anelli di tenuta non rovinavano così in fretta il nastro come facevano i supporti di metallo normalmente usati per reggere l’acciaio”. Inoltre, la parte posteriore della sottana della crinolina di Thomson, era filettata a spicchi per essere adattata alle modaiole gonne da treno.
Dal 1865 circa il volume delle gonne da donna si ridusse notevolmente nella parte anteriore mantenendo invece la sua ampiezza in quella posteriore. Nel 1865 A.T. Stewart pubblicizzò la “gonna del Bon-Ton“, una gonna composta da fili flessibili che mantenevano la parte anteriore “appropriata minuziosamente alla forma”.
Nel 1868, un negozio a Boston pubblicizzò gli ultimi modelli di crinoline. I prezzi variavano in accordo con il numero di anelli, da 18 a 50.
Twenty spring, wide tape, heavy wire Skirts for……….62 cents
Twenty-five spring, wide tape, heavy wire Skirts……….75 cents
Thirty spring, wide tape, heavy wire Skirts……….87 cents
Twenty spring, seven wide tapes, heavy bottom wire Skirt……….$1.00
Twenty-five spring, seven wide tapes, heavy bottom, two yards to two and three-fourths yards……….1.12
Thirty spring, seven wide tapes, heavy bottom, two yards to two and three-fourth yards……….1.25
Forty spring, seven wide tapes, heavy bottom, former price $1.75, now……….1.50
Fifty spring, seven 2-inch tapes, former price $1.75, now……….1.50
Twenty-two spring, wide tape and gored, thirty-three inches long……….1.12
Twenty-three spring Skirts, six wide tapes, double fastenings, only……….1.00
Eighteen spring Skirts, heavy wire, thirty-two to thirty-five inches long……….85 cents
Twenty-seven spring Skirts, with six wide tapes, (new style)……….$1.12
Thirty-three spring Skirts, seven tapes and gored, extra long, thirty-eight to forty-two inches……….1.37
Twenty-eight spring Skirts, extra long, former price $1.50, now……….1.25
Twenty-three spring Skirts, extra long, different sizes round……….1.12
Twenty five spring Skirts, extra size waist, twenty-eight to thirty-six inch belts……….1.25
Nel 1868, Harper’s bazaar presentò un nuovo modello di gonna la cui parte superiore del sottogonna era allacciata insieme, a seguire pochi anelli e la parte frontale leggermente aperta. Questo modello preveniva alla donna di inciampare nella gonna. Questa gonna, la cui circonferenza raggiungeva 215 centimetri, era anche lavabile a fondo nella tinozza ed era venduta al prezzo di $3,00. Infine nel 1868, Arthur’s Home Magazine affermò: “La dea volubile sembra aver decretato quanto che ci sia abbondanza di crinoline e sellini subito sotto la vita, ma che non ce ne siano pochi o addirittura nessuno nella seconda metà della gonna”.
Ma sai, immaginavo come mi potrei sentire vestita cosi… deve essere un incanto almeno un giorno sfuggire in un’apoca del passato… e poi vestiti cosi stare una giorno al castrello di Ludwig Schloss Neuschwanstein.. che ne pensi 😉 bussi ♥
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Sarebbe fantastico! Io avevo scritto questo un po’ di tempo fa! Spero che ti piacerà! https://raccontidalpassato.wordpress.com/2015/02/19/il-castello-di-neuschwanstein/
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ho visto e bellissimo … mi piace un sacco ..bussi ♥
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Grazie mille Rebecca! Bussi anche a te! Buon pranzo! Io oggi ho mangiato riso bianco con: germogli di soia, carote, peperoni, zucchini,
e cipolle tagliate alla julienne, una vera bontà.
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Buonissimo… anche noi mangiamo spesso riso con verdure 😉
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Sì è leggero!
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io dovrei fare più muovimento .. sono pigra in questo periodo 😀
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Fa bene fare movimento.
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lo so… vado solo fuori con Tatanka… ma dovrei fare piccole camminate a tempo .. come lo ho fatto due anni fa
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Ti farebbe bene ☺
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molto anche… dopo queste maledetta broncopolmonite e il come diabetico non ho mai più riniziato a muovermi come prima.. ma devo tornare ai miei passi di prima
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Io ti incoraggio!
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infatti fra pocco vado … anche di corsa 😉
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Op op op! Mi raccomando pranzo leggero!
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ahahahahahah ho mangiato solo una insalata bella mista… e ho fatto 10 km in 40 minuti .. per iniziare
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Bravissima! Così si fa! Io questo week-end farò un po’ il cetaceo perchè vado fuori, ma per una volta ogni tanto lo strappo si può fare, l’importante è che non sia tutti i giorni!
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Si vive solo una vota mia cara Laura, si poi fare tutto con le giste misure .. .. qui ha iniziato a piovere.. percio rimaniamo a casa.. forse domani andiamo a ikea a brescia … vedremo bussi
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Bussi Rebecca! Divertiti
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Buon sabato.. che sia per te una bella giornata 😉
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Bellissima, se vieni a vedere ho messo qualche foto in un nuovo post. Ora dal cellulare non so linkartelo. Buona serata!
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dopo vengo, o domani devo fare da mangiare …. e sono stanca … sono vecchia 😀
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Quando vuoi Rebecca, non c’è fretta
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… arrivo presto 😉
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Bellissimi questi abiti e molto bello questo articolo
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Grazie mille Marcello, ti auguro una felice giornata!
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Meno male che non sono nata in quell’epoca lí! Io come entro in casa mi metto subito in mutande perché non sopporto nemmeno i vestiti di quest’epoca.Una volta a teatro mi hanno vestita da dama dell’800: un incubo! Tra il bustino,le stecche e il peso di tutto l’insieme…..e si che sono muscolosa! Chissà come facevano,povere donne
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Pensa che solo partire dalla biancheria intima era già un’impresa, mica si mettevano mutande e reggiseno come noi, già lì c’era una vestizione. Poveracce davvero.
Io spero che un giorno la gente, parlando della nostra epoca, si schifi delle pellicce. Spero che tra 50 anni sia una cosa in disuso e vista come quello che è: una cosa da trogloditi
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Pensa che io non ho mai avuto niente né di pelle né di pelo: sono vegetariana coerente da quando avevo 4 anni .Certe cose mi schifavano già 😊
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La gente non si rende conto che è ridicola con quelle cazzo di pellicce, poi manco fossimo in Russia
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Io la immagino come una tortura…
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Penso che ogni moda del passato possa essere così vita, un po’ perchè non sapevano fare le cose, un po’ perchè è diverso da ciò che siamo noi oggi. In futuro spero ci sarà qualcuno che, parlando della moda dei nostri tempi, faccia presente quanto facessero schifo le pellicce e quando fossimo trogloditi a confezionare certe cose.
La gente si sente tanto alla moda e elegante, non si rende conto che con la pelliccia di siamo pari ai trogloditi delle caverne che per coprirsi dovevano per forza uccidere gli animali.
Oggi esistono cose molto più sane ed eleganti.
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Sulle pellicce mi trovi pienamente dalla tua parte.
E certo che ogni epoca ha avuto la sua!
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Già. Proprio così!
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sai che amo tanto leggere questi post 😉 buon pomeriggio Laura 🙂
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Grazie mille Mirna! Un grande abbraccio!
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☾ NOTTE ☆
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Notte a te 🌙🌙🌙
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Interessante il post e poi che dire questi vestiti mi piacciono un mondo 🙂
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Eh i vestiti erano davvero belli!
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Molto belli e molto femminili !
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Vero ☺ buona serata. Un sorriso ☺☺
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❤
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Bellissimo post Laura,e che dire gli abiti sono fantastici,buona serata 🙂
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Grazie mille cara! Dolce notte!
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Che meraviglia! Da piccola sognavo sempre il carnevale per avere un vestito con la gonna ampia come questa 😍
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Anche io, infatti mi piacerebbe tanto passarlo a Venezia
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