La Befana!

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Buon pomeriggio a tutti!

Siamo quasi giunti alla fine delle feste, ancora un giorno e il periodo natalizio sarà definitivamente terminato.

Ricordo ancora, quand’ero bambina, quanto aspettassi questa festa. Non abbiamo mai avuto un camino vivendo in un condominio in città, ma mia madre era solita attaccare alla cappa della cucina le calze con i dolcetti, e sul tavolo della cucina ci faceva trovare qualche regalo.

Di solito cose da poco, magari una videocassetta di un cartone della Disney che c’era piaciuto, qualche abito per le Barbie e qualche macchinina per mio fratello, ma era sempre una grande festa. Quando ero piccola, inoltre, ricordo che i primi di gennaio nevicava quasi sempre. Non ho mai passato a Genova un Natale con la neve, anche se mi sarebbe piaciuto molto, ma nei giorni successivi è spesso capitato.

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Adesso vediamo insieme da dove arrivano le origini della Befana!

Con la fine dell’anno solare, il ciclo dei festeggiamenti non si conclude fino al 6 gennaio, il giorno dell’Epifania, che nella saggezza popolare “tutte le feste porta via”.

Il termine “Epifania”, di origine greca, che significa “manifestazione” sott’inteso della divinità, è stato utilizzato dalla tradizione cristiana per designare la prima manifestazione della divinità di Gesù Cristo, avvenuta in presenza dei re Magi.

Nella tradizione popolare però il termine Epifania, storpiato in Befana, ha assunto un significato diverso, andando a designare la figura di una vecchina particolare.slide-carbone_450

Le radici della Befana provengono dal passato rurale, una volta infatti, la dodicesima notte dopo il Natale, si celebrava la morte e la rinascita della natura, attraverso la figura pagana di Madre Natura. La notte del 6 gennaio, infatti, Madre Natura, stanca per aver donato tutte le sue energie durante l’anno, appariva sotto forma di una vecchia e benevola strega, che volava per i cieli con una scopa. Oramai secca, Madre Natura era pronta ad essere bruciata come un ramo, per far sì che potesse rinascere dalle ceneri come giovinetta Natura, una luna nuova.

Prima di perire però, la vecchina passava a distribuire doni e dolci a tutti, in modo da piantare i semi che sarebbero nati durante l’anno successivo.
In molte regioni italiane infatti, in questo periodo, si eseguono diversi riti purificatori simili a quelli del Carnevale, in cui si scaccia il maligno dai campi grazie a pentoloni che fanno gran chiasso o si accendono imponenti fuochi, o addirittura in alcune regioni si costruiscono dei fantocci di paglia a forma di vecchia, che vengono bruciati durante la notte tra il 5 ed il 6 gennaio.

Buona serata!

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69 thoughts on “La Befana!

  1. Bello sentire racconti di una volta… quando avrei un giorno bambini devi trsemettere queste storie e usanze… e la nostra cultura e quella non deve morire …. buona Befana … ho quacosa da me che ti fa ridere Bussi ♥

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  2. Molto interessante, Laura, grazie! Non conoscevo questa storia… è molto interessante riscoprire queste storie (che, purtroppo, sono andate perdute) legate alle nostre tradizioni. Buona serata! ❤
    Lucinda

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  3. Con domani archiviamo anche le feste natalizie! 🙂
    La Befana mi è stata sempre simpatica e adoravo ricevere il carbone, anche i giochini s’intende ma il carbone aveva un fascino particolare e quando trovavo quei quadrotti neri dentro la calza lasciati per me da quella vecchina a cavallo di una scopa scalpitavo dalla gioia. 😀
    Buona Befana Laura, ti abbraccio

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  4. Da piccola ricevevo sempre montagne di caramelle e dolciumi che ancora adesso mi domando come io abbia fatto a finire tutto quanto… Anche se era l’ultimo giorno delle vacanze natalizie aspettavo con gioia la befana 😉 Ma anche senza i calzini sotto al camino, è pur sempre una festa, si festeggia 😉 Non conoscevo la storia, è stato interessante leggerla 🙂

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  5. Baci Laura, pensa che mia figlia da piccina voleva il carbone, io non lo mettevo mai perche’ e’ sempre stata una bimba dolcissima allora mia mamma per accontentarla le comprava il carbone colorato, giallo, verde, rosa, non so se c’e’ ancora quello di tutti i colori, io l’ho visto nero al supermercato, l’ho comprato e domani con altri dolcetti lo metto nella calza rossa, 😀 buonanotte cara, ❤

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  6. … e invece quest’anno c’è stato il sole a Natale e anche a gennaio!!! Zero neve…
    Il rito dei falò è tipico di alcuni paesi della Sardegna e non sono legati alla Befana, ma alla festa di Sant’Antonio di gennaio.
    Nella mia calza della Befana h sempre trovato frutta fresca e secca di stagione e ora ne capisco il perché.. non ero a conoscenza della vera identità della Befana!
    Buona serata Laura!

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  7. Pingback: Buona Epifania! (30 Days Writing Challenge – Day 6) | Racconti dal passato

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