La Vigilia di Natale in Epoca Vittoriana

The Story of the Christmas Tree

4eecaac1da4026adb09cb199c41a100eIl 24 dicembre, in Epoca Vittoriana, era famoso per essere il giorno degli arrivi! Tutti coloro che abitavano distante da casa, a seconda di quanto distante, si mettevano in viaggio per tempo in modo da arrivare il giorno della vigilia e poter passare le festività con i propri cari.

Come sempre la cosa era differente tra persone benestanti e ceto basso.

I nobili ovviamente non lavoravano, i borghesi che lavoravano potevano ricevere un paio di giorni di ferie, mentre i poveri lavoravano anche durante le feste, anzi soprattutto durante le feste il loro lavoro era sicuramente più duro.6fb46844a31462bfd7febf625f601d9c

In Scozia invece era usanza festeggiare di più il capodanno detto Hogmanay.

Come abbiamo detto nel post sullo “Yule Log” chi si atteneva strettamente alle usanze sceglieva il ceppo il giorno della Candelora, ma chi non era così rigido, nei giorni precedenti alla vigilia, se ne procurava quasi certamente uno; lo stesso valeva per l’albero da addobbare, gli uomini si recavano nei boschi a sceglierlo e tagliarlo per portarlo poi in casa, mentre per i ricchi ci pensava la servitù.

Card07Il giorno della vigilia di Natale veniva considerato il giorno più bello delle festività, per i bambini sicuramente era il più emozionante.

Si accendeva lo Yule Log, e all’ora di pranzo ci si metteva a tavola tutti riuniti e si mangiava per molte ore. Ovviamente si usavano le tovaglie dai tessuti più pregiati e l’argenteria più bella.

Durante le ore pomeridiane si aprivano le porte del salotto anche i bambini che finalmente potevano vedere l’albero di Natale addobbato e i doni.

Il Natale, per i vittoriani, era il momento dello scambio dei regali, ogni membro della famiglia ne riceveva uno e persino la servitù.

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Non vi era davvero una rigida usanza rispetto agli orari, c’era chi, come detto sopra preferiva scambiarseli nel pomeriggio dopo il pranzo della vigilia, chi la sera dopo cena,british-early-20th-cent chi dopo la messa, chi il mattino del 25. Per noi, al giorno d’oggi, Babbo Natale passa la notte tra il 24 e il 25, mentre per i vittoriani era un po’ come la pubblicità del panettone “Il Natale quando arriva arriva”! Il tutto dipendeva dalle usanze della famiglia.

Dopo i pasti era uso comune svolgere delle attività in compagnia, divertirsi insieme e dedicarsi a vere e propri spettacoli ppc 82ricreativi.

I bambini piccoli spesso recitavano poesie mentre gli adulti e i bambini un po’ più grandi davano vita a veri e propri piccoli spettacoli teatrali, oppure si davano alla musica, anche di gruppo, cantavano insieme.

Poi c’erano i giochi da tavolo che erano molto comuni, il più popolare era il Tableau vivant

Sul tardi i bambini venivano messi a letto e gli adulti continuavano a chiacchierare in salotto, l’usanza di attendere la mezzanotte era poco radicata poichè era più comune recarsi alla messa del mattino di Natale.

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E voi quest’anno come la passerete la Vigilia di Natale?

Io andrò a cena a casa dei miei genitori, mi sto già preparando per arginare gli attacchi culinari di mia madre, cercherò di concedermi qualcosa ma non voglio esagerare.

Ammetto che sono impaziente e curiosa di sapere quali sono i regali. Un po’ di regali li aprirò la sera della Vigilia e un’altra parte il giorno dopo visto che il 25 andremo ad Asti dalla famiglia di Federico.

Per ora vi auguro buona giornata! Un bacio a tutti!

Laura

 

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26 thoughts on “La Vigilia di Natale in Epoca Vittoriana

  1. Buondì Laura! Io quest’anno abrò i suoceri a casa per la Vigilia e poi il pranzo di Natale lo passeremo tutti insieme dai miei. Da quando mi sono sposata è sempre dura decidere come organizzare Natale e Pasqua per poter stare tutti insieme dato che viviamo lontani dai genitori di M.
    Fortunatamente per il secondo anno di fila siamo riusciti a organizzare un pranzo con tutti i genitori…!

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  2. Pare che quest’anno tocchi preparare tutto a me; in effetti la sera della Vigilia la passeremo a casa con la mia famiglia ( marito e figli ), il 25 invece si recheranno sempre da noi due amici per il pranzo di Natale; quindi ho un bel da fare, e tanto da cucinare!

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  3. Ciao Laura, che bello questo articolo! Da qualche giorno, a casa, sotto l’albero sono già comparsi i primi regalini… sono curioso di sapere cosa ci sarà dentro! A dire il vero, ne manca uno: quello per me! 🙂 Inutile dire che si tratta di un libro, vero? Per la prtecisione, dell’ultimo libro di Bianca Pitzorno; acquisto fatto dopo aver letto la recensione di Emma. 🙂

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