Il Natale come lo conosciamo è nato in Epoca vittoriana? Scopritelo qui!

A living room on Christmas Eve

Il Natale come lo conosciamo è nato in EPOCA VITTORIANA?

Vi stupirà apprendere che moltissime delle consuetudini natalizie odierne siano nate proprio in epoca vittoriana e abbiano avuto prestigio e popolarità proprio grazie a questo periodo storico.victoria-tree

Normalmente pensiamo che il Natale come lo viviamo noi esista da sempre, e invece, come tutti i fenomeni sociali, deriva proprio da cambiamenti storici e culturali, probabilmente protagonista di ciò è stata proprio l’Inghilterra poiché il paese, in quegli anni, ha subito un repentino sviluppo economico e industriale.

Colei che ha dato davvero vita e risalto a queste festività è proprio la Regina Vittoria che comprese che il Natale potrebbe essere utile al paese sia come influenza moralizzatrice sia come influenza economica.

Molti fattori hanno inciso e si sono fusi tra loro dando luogo al Natale come lo conosciamo. Vediamoli nel dettaglio.

L’albero di Natale

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“The Illustrated London” La famiglia reale.

La tradizione dell’albero di Natale ci arriva direttamente dalla Germania del XVI secolo e in precedenza era addirittura tradizione scandinava, ma è nell’Ottocento che l’albero Victorian_christmasdi Natale fuoriesce dai confini tedeschi. Le sue prime apparizioni furono riservate solo ai reali, Charlotte, la moglie tedesca di Giorgio III lo introduce la prima volta durante una festa per bambini. Il suo vero risalto lo ha però nel 1841. Vittoria sposa infatti il cugino tedesco Albert e il loro matrimonio contribuisce a diffondere l’uso germanico dell’albero di Natale. Le famiglie nobili e alto borghesi iniziano ad addobbare gli alberi dando luogo a un vero e proprio fenomeno di costume tanto che, nel 1844,  viene pubblicato un libro illustrato che ne descrive le origini e il suo uso, Dickens ne parla in seguito in suo articolo.

Nel 1948 si ha la svolta definitiva che lo farà comparire anche nelle case dei meno abbienti, “The Illustrated London” descrive gli alberi del castello di Windsor e pubblica in copertina l’immagine di un grande albero di Natale circondato dalla famiglia reale.

Quanto ha inciso DICKENS sul Natale?

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Charles Dickens fu uno degli autori più influenti dell’Ottocento e uno dei suoi libri più famosi è proprio “A Christmas Carol” pubblicato nel 1843.

Christmas-CarolA Christmas Carol è solo il più importante della serie dei Libri di Natale (The Christmas Books), una serie di storie che include anche: Le campane (The 18Chimes, 1845), Il grillo del focolare (The Cricket on the Hearth, 1845), La battaglia della vita (The Battle for Life, 1846) e Il patto col fantasma (The Haunted Man, 1848).

Ogni anno, durante la prima settimana di dicembre, venivano pubblicati questi brevi racconti  con un’affascinante copertina rossa, erano talmente famosi e richiesti che, in molti casi, il giorno della vigilia di Natale, usciva la seconda edizione. In questi racconti Dickens ha scolpito l’immagine odierna del Natale, vediamo alcuni degli aspetti più di risalto:

L’aspetto che pone la famiglia al centro delle festività.A Christmas Carol

Prima dell’età Vittoriana non esisteva una connessione specifica tra il Natale e la famiglia, solo dopo la metà dell’Ottocento i festeggiamenti natalizi iniziano a celebrare i legami familiari e la vita di casa.

La neve.

Tutti abbiamo scolpita nella mente l’immagine del “Bianco Natale” o all’inglese “White Christmas”, ma come mai non ci chiediamo il perchè di quest’associazione quasi forzata? Basta riflettere per realizzare che nella maggior parte del mondo è più facile che non vi sia la neve piuttosto che sia presente, ebbene anche di questa nostra associazione di idee possiamo ritenere “responsabile” Dickens perchè è stato proprio lui, che durante i primi anni dell’infanzia, ha vissuto in un periodo in cui l’Inghilterra, durante il Natale, è stata attraversata da grandi nevicate e le ha inserite in ciò che abbiamo letto e assimilato come nostro, oppure in ciò che altri hanno letto e ci hanno fatto assimilare, dopotutto nelle pubblicità natalizie nevica sempre, si indossano abiti pesanti, ricordo che da piccola una volta chiesi a mia madre come avrebbe fatto Babbo Natale in Africa con quel pesante completo rosso. Mamma allora fu molto perplessa, probabilmente anche da bambina non ero troppo “in bolla”.

Decorare la casa

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L’usanza di decorare la casa con piante e rami arriva da molto prima dell’epoca vittoriana, ad esempio i druidi coglievano il vischio cinque giorni dopo il solstizio d’inverno, pianta 16392290che per la sua tradizione altamente pagana venne per lunghi anni tenuta distante dalle chiese. Nella tradizione norvegese, se due guerrieri s’incontravano sotto un ramo di vischio dovevano deporre le armi per un giorno intero. Senza andare così lontano geograficamente possiamo anche fermarci a Roma dove il simbolo era l’agrifoglio durante i Saturnalia.

I Saturnalia (o Saturnali), erano festività in onore del dio Saturno, si celebravano a Roma dapprima solo il 17 Dicembre, per poi essere estesi, dall’imperatore Domiziano fino al 23 di Dicembre.539770-bigthumbnail
Saturno era una delle divinità maggiori nell’età dell’oro, periodo in cui l’uomo viveva nell’abbondanza e nella fecondità, ed era associata ai cicli della natura, all’alternarsi delle stagioni o, più in generale, allo scorrere del tempo, infatti la divinità corrispondente a Saturno nella mitologia greca era Crono (Κρόνος), padre di Zeus e titano del tempo.Il rituale della festività dedicata a Saturno iniziava con un sacrificio solenne nel tempio dedicato alla divinità, l’accensione delle candele intorno all’edificio sacro e con la nomina del princeps Saturnalicius, detto anche “re della burla”, il responsabile dello svolgimento della festa. Il princeps rappresentava la personificazione della divinità e solitamente era vestito con abiti di colore rosso.

Torniamo all’Epoca Vittoriana dove, nel 1881, il giornale  “Cassell’s Family Magazine” fa notare come l’ambienta delle case abbia la sua influenza sulla riuscita delle festività natalizie e spiega come organizzare al meglio la casa e come apporre le decorazioni in modo grazioso ed ordinato.

I biglietti di auguri

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Come ho già spiegato in altri post, in Epoca Vittoriana, ci si mandava biglietti per qualunque cosa, figuratevi se non lo si faceva per fare gli auguri di Natale. Nacquero così victorianchristmas-clipart-graphicsfairy010le Christmas cards ancora oggi molto utilizzate in Inghilterra.

Nel 1843 Henry Cole, (noto imprenditore, fu proprio lui a fondare il Victoria and Albert museum) commissiona ad un artista la stampa di alcune cartoline a tema natalizio e le spedisce al posto della classica lettera d’auguri suscitando un discreto successo, ma solo per le tasche dei nobili e dei più ricchi, le cartoline hanno infatti un prezzo proibitivo per la povera genere il commercio di questi biglietti vintage-victorian-two-girls-dog-snowd’auguri non prende subito vita. L’usanza però ha colpito la popolazione e i bambini vengono spinti a crearne di loro personalizzate, per primi proprio i figli della Regina Vittoria che adorano questa nuova moda; nel 1880 con il miglioramento delle tecniche grafiche e la diminuzione delle spese postali le Christmas cards diventano accessibili a tutti scatenando un boom di vendite inimmaginabile, pensate che in quell’anno verranno prodotte più di undici milioni di cartoline.

Spero che questo tipo di articoli possa piacervi e interessarvi! Fatemelo sapere nei commenti!

Ne sto preparando una carrellata natalizia!

A presto!

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