Su di me #26

Dopo aver visto il post di Dora non posso fare a meno di raccontarvi questa mia prodezza da alcolista.

Correva l’anno 1985 e io avevo 5 anni, stavamo festeggiando il mio compleanno.

Torta, pasticcini, salatini ecc ecc.

Mio padre per accontentarmi mi fa assaggiare due dita di moscato e io ci prendo gusto, ne voglio ancora. In fondo il moscato è buono, è frizzante e soprattutto è dolce.

Mio padre ovviamente mi rifiuta la richiesta, ma io, che ero una testa dura già sin da piccola, insisto fino allo sfinimento. Alchè, visto che stavo esasperando anche tutti gli ospiti, mio padre nasconde la bottiglia e mi dice che il moscato è finito.

Io che scema non ero avevo capito il trucchetto.

Mio padre aveva nascosto la bottiglia di moscato in cucina nell’armadio dietro la porta.

Ho aspettato un po’ per non dare nell’occhio, poi mi sono fiondata in cucina attaccandomi alla bottiglia.

Dopo un po’ i miei mi hanno trovato completamente ubriaca in terra.

Morale?

Credo che le mie turbe psichiche attuali dipendano in parte anche da quello, di sicuro qualche neurone deve essere morto.

Alla prossima!

Laura

 

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