A te che sei Amica

E’ che a volte non ci sono parole per quello che vorresti dire, o forse ci sono, ma ti sembrano banali e scontate, a volte è più facile scrivere un libro che parlare del tuo vissuto, perché quando racconti la storia di qualcuno e descrivi le sue azioni e sentimenti riesci a vederli con il giusto distacco che serve a esaltarli.

Quando sono i tuoi, invece, tutto è troppo.

Troppo intenso, troppo banale, troppo costruito o troppo semplice e ti sembra di non cavare  mai un ragno dal buco.

Così lo dico e basta, senza pensare a quanto bello possa essere questo testo, a quanto ricco a quanto aulico.

Non esiste un modo per dire davvero quello che sei tu per me, Amica. Tu che riempi i miei spazi vuoti, che completi le mie frasi, che conosci i miei misteri, tu sola che sai tutto quello che mi passa per la testa, le cose più assurde e folli e che nonostante tutto mi vuoi bene per quello che sono, quello che sono davvero.

Tu sola che sai, che hai la pazienza di ascoltare, la voglia di stare a sentire, che sopporti i miei monologhi assurdi, che ti lasci coinvolgere nelle mie imprese folli.

Tu che quando faccio un passo indietro m’incoraggi, che mi dici che quello che voglio lo posso fare, che non tenti di cambiare il mio essere ben poco adulta e parecchio ragazzina.

Ecco mi chiedo solo se davvero lo sai cosa sei per me, perché se lo sai allora vuol dire che sono stata brava a farmi comprendere, se non lo sai che ho sbagliato qualcosa e allora è inutile che io lo scriva.

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