Il Matrimonio #2~ Come si formavano le coppie? ~ Nobili e ricca borghesia

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Matrimonio tra Nobili

Le unioni tra eredi di famiglie nobili erano spesso decise alla nascita dei futuri eredi di importanti casate. Spesso i matrimoni venivano anche celebrati ancor prima che gli interessati fossero in grado di capire cosa stavano facendo. Per quanto possa sembrarvi aberrante certe cerimonie venivano svolte quanto i pargoli avevano quattro o cinque anni. Questa cerimonia aveva per lo più lo scopo di promessa vincolante tra le due famiglie e sarebbe stata poi ripetuta quando i due avessero avuto l’età consona al rito.

3981542e1181d381c774372b140d3eb2Non vi sto dicendo che bambini di quattro anni mettevano su casa, dopo il rito conducevano la vita normale fino all’età in cui si sarebbero poi uniti per davvero. Diciamo che era più che altro una sorta di assicurazione del patto tra le famiglie che lo stringevano.

Ovviamente il matrimonio veniva poi consumato quando gli sposi avevano l’età accettabile per compiere l’atto.

Durante il Settecento cadde in disuso una pratica piuttosto pesante che prima era molto diffusa. Se infatti veniva celebrato un matrimonio tra bambini la famiglia dello sposo aveva facoltà di decidere in maniera totalitaria l’educazione della futura moglie. Potevano persino portarla a vivere presso di loro, decidere le scuole che doveva frequentare, le amicizie che doveva avere, e qualunque altra singola cosa potesse incidere sulla formazione del carattere della futura moglie. Nel caso in cui lo sposo fosse stato molto più grande della sposa avrebbe potuto deciderne lui stesso.

Quando le cose si alleggerirono un po’ anziché celebrare il matrimonio si celebrava un fidanzamento, che però non era poi meno ufficiale del precedente rito citato.

Questa cosa io la considero una vera barbarie psicologica, basterebbe fermarsi a pensare alla crescita e all’adolescenza di questi giovani chedebutantes magri provavano sentimenti e attrazione verso altre persone, ma erano consapevoli di aver già firmato un contratto vincolante sin da bambini con un’altra persona di cui magari a loro non importava nulla.

Andando oltre le disgressioni  personali dobbiamo sempre tenere a mente che l’unico pensiero delle antiche famiglie nobili era uno solo: accrescere il loro potere e le loro finanze, sia che si trattasse di nobili alti solo di rango, ma dalle finanze dilapidate sia essi fossero possessori di un grosso patrimonio consolidato. Si puntava alla figlia o al figlio di quella determinata famiglia per motivi molto venali.

La famiglia di lui aveva problemi patrimoniali, ma un rango nobiliare molto più elevato del proprio, allora si concedeva la figlia in moglie in modo che essa potesse innalzarsi socialmente, oppure se si soffriva di problemi economici ma si aveva un titolo importante si concedeva la figlia anche a qualcuno di rango inferiore purchè avesse un sostanzioso patrimonio con il quale risolvere i problemi di liquidità contratti.

E qui arriviamo infatti ai matrimoni misti.

Matrimonio Misto

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I nobili, specialmente quelli di alto rango, disprezzavano i borghesi ritenendoli inferiori a loro. Non vedevano certo di buon occhio un matrimonio con una persona senza alcun titolo o un arricchito, però non disprezzavano i loro soldi.

Victorian-debutanteSta di fatto che allora vi erano famiglie nobili dai patrimoni nulli, che andavano avanti solo grazie al proprio nome e all’antichità della casata, ma che tra un po’ non possedevano nemmeno più la sedia su cui erano seduti e in circolazione si trovavano spesso ricchissimi commercianti dalle grande liquidità e con un desiderio smodato di accrescere le proprie influenze entrando nei salotti bene.

Allora ecco che la nobiltà si “calava le braghe” e imbastiva un matrimonio misto accettando che la figlia sposasse il commerciante di tè che era sì solo un commerciante, ma magari possedeva navi e stabilimenti e aveva molti più soldi di loro, soldi che sarebbero finiti nelle loro tasche.EPUB000035
Spero che questi articoli così poco romantici non turbino la vostra sensibilità romantica sull’epoca. Ma è così che le cose stavano. Proprio per questo ho pubblicato un romanzo a puntate e di contro articoli veritieri, è bello sognare, io stessa tante volte ho sospirato sperando di vivere in quell’epoca, ma la vita, soprattutto se eri donna, non era poi così bella come pensiamo.

Insomma voi barattereste la vostra libertà di scelta di come vivere la vostra vita per un vaporoso abito? Io proprio no.

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40 thoughts on “Il Matrimonio #2~ Come si formavano le coppie? ~ Nobili e ricca borghesia

  1. Fortunatamente la società si è evoluta e questa barbarie non ha più senso di esistere, anche se permane un po’ in alcune famiglie il desiderio che le proprie figlie sposino gente benestante. Ricorderò sempre la mamma di una mia compagna di scuola che la mandava a tutte le feste in cui c’erano studenti di medicina o di giurisprudenza così che conoscesse quello giusto nel posto giusto…che schifo.

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  2. Preferisco non giudicare, è ovvio che a noi sembra assurda come pratica, siamo libere/i di scegliere chi vogliamo, però tutte le epoche passate per quanto possano sembrare “barbare” a noi hanno contribuito a formare la società che siamo ora (generalizzo e decontestualizzo il tuo bellissimo articolo). Chissà, tra molti anni diranno che è anormale la società in cui viviamo ora 😀

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  3. Quando io ero ragazza, ne ho conosciute parecchie che ambivano al matrimonio “bene” e alcune che ho conosciuto lo hanno pure fatto ma ne hanno pagato lo scotto: infelicità che è ricaduta anche sui figli, purtroppo.
    Io mi sono sposata tardi. Ho avuto l’occasione di conoscere anche io un uomo di rango più elevato del mio e che mi avrebbe sposato volentieri, ma quando ho conosciuto la sua famiglia, mi sono resa conto che avrei dovuto recitare, per tutta la vita, una parte che mi avrebbe fatta sentire a disagio e mi sono allontanata da lui. Dopo qualche anno ho conosciuto l’uomo con il quale sono sposata da più di trent’anni, ha le mie stesse radici, è del mio ambiente, vediamo la vita allo stesso modo e ci sosteniamo a vicenda, con meno mezzi, ma con più serenità. Non sempre la ricchezza dà la felicità e in certi ambienti, secondo me, bisogna nascerci. Le donne dell’ottocento che sposavano uomini ricchi, ma di rango inferiore al loro non erano certo felici, e anche i loro mariti dovevano sentirsi a disagio, credo.
    Meno male che oggi noi donne siamo libere di scegliere i nostri compagni, anche se ci sono ancora ambienti in cui ci si sceglie quasi per gioco, come si sceglierebbero degli oggetti decorativi, tanto poi si lasciano appena si sono stancati.
    Ciao Laura, buona serata e sempre grazie per i tuoi interessanti e bellissimi articoli.

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  4. Carissima Laura, mi sono permessa di scrivere due spunti di riflessione alle tue amiche. Dico anche che sia ieri, in modo plateale e preparato alle perfezione come tu hai descritto, ma anche oggigiorno ci sono e sempre ci saranno i matrimoni di interesse o riparatori. basta pensare alla nobiltà: principi, principesse, re e regine, non tutti sfidano la gerarchia e sposano ragazze vergini e aristocratiche ( v. la povera Lady Diana) ma qualche principe è andato contro le regole della ragion di stato e di corona, sposando ex prostitute o spogliarelliste o ragazze già madri. Rimane il fatto che i matrimoni di facciata e non “per amore” ma per altre ragioni esistono e sono sotto agli occhi di tutti. Basta guardare vicino a casa nostra, senza andare nei Principati o nei Regni di re, Regine e fate!! Soldi, corona, titolo, cameriere anche per infilarsi una collan, una stuolo di baby sitters ed altro., ogni genere di lusso fanno gola a tante persone. Non stupiamoci più di tanto! uN ABBRACCIO A TUTTE, Fabiana Schianchi.

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    • Questo è vero, ma per lo più ora sono persone che lo fanno di loro volontà consapevoli di essere disposte a cedere se stesse, magari a un vecchio, per soldi. Mentre invece allora i genitori decidevano e basta e non era rato che una ragazzina di 16 anni andasse a finire nel letto di un Duca di 60 anni. Non perchè lo voleva lei, come le 14enni di “non è la rai” che l’hanno data a Boncompagni, ma perchè lo decideva la famiglia.

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