La Cucina vittoriana era una delle stanze più grandi della casa. Solitamente si affacciava sul retro della costruzione ed era una stanza molto grande. Ricordiamoci che ospitava stufe, camini e grandi tavoloni, inoltre gli spazi dovevano consentire al personale di muoversi agilmente al suo interno, senza rischiare di andarsi addosso l’un l’altro.
Le cucine più grandi, ovviamente, erano quelle delle magioni fuori Londra e dei grandi palazzi nobiliari. Erano stanze gigantesche, probabilmente quando immaginate le dimensioni di una sala da ballo ci andate vicini.
Alle pareti trovavamo appesi un’infinità di utensili: teglie, scolapasta, casseruole, pentole, padelle, mattarelli, utensili di vario tipo. Il materiale solitamente era il rame, oppure l’ottone. Potevate sicuramente trovare una mensola completamente dedicata ai vasi di erbe aromatiche che venivano utilizzati direttamente per insaporire le pietanze.
Ma lavorare in cucina non doveva essere così bello come può sembrare. Stufe e camini sempre in funzione mantenevano sicuramente l’ambiente caldissimo ed inoltre andavano a macchiare tutto di fuliggine, le stesse persone che ci lavoravano respiravano costantemente qui fumi.
Per quanto possa sembrarci assurdo, vista l’epoca, le cucine in realtà erano molto all’avanguardia rispetto al resto della vita. Ne sono testimonianza anche le foto allegate a questo post che sono miei scatti personali fatti all’interno delle cucine del castello di Racconigi, (CN).
A partire dal Settecento, in cui si faceva da mangiare solo all’interno di grossi paioli appesi nei camini, nell’Ottocento vi fu una vera e propria rivoluzione nel modo di cucinare grazie a: Germania, Olanda e Belgio che inventarono le stufe.
Da prima nelle piccole abitazioni, per poi spargersi a macchia d’olio, la stufa conquista il suo spazio nelle case vittoriane e poco per volta, verso la metà dell’ottocento, soppianta il camino. Li sopra si potevano appoggiare più pentole per cucinare ed inoltre erano anche più comode per scaldare il famoso mattone da mettere tra le coperte la notte, il precursore dello scaldino! Per vedere le prime cucine a gas, invece, dobbiamo arrivare alla fine del secolo.
Alla fine dell’Ottocento, inoltre, iniziarono a fare la loro comparsa, in tutte le cucine, i primi lavandini, era infatti il periodo dell’acqua corrente in cui non era più necessario andare al pozzo al prenderla. Ovviamente allora era molto più complesso installare l’acqua corrente, i costi erano elevatissimi e per questo ci volle tutto il XIX secolo per arrivare a fare diventare la cosa quasi globale.
Infine potevamo trovare la ghiacciaia! Il vecchio congelatore insomma. Già nei secoli passati si era compreso che i cibi tenuti a bassissime temperature duravano più a lungo e quindi si era provveduto a fare in modo di averne la possibilità.
Le ghiacciaie erano allestite a ripiani alternati, in un ripiano erano depositati immensi blocchi di ghiaccio, in quello sopra i cibi da conservare e così via.
Ovviamente più il blocco e lo spazio per contenerlo erano grandi e più a lungo durava senza sciogliersi.
Due parole su Racconigi! (QUI TROVATE L’ARTICOLO COMPLETO SUL CASTELLO)
Le cucine di Racconigi:
Il vano della cucina è di lunghezza metri 15,50, la sua larghezza è di metri 10,50 con “potaggiere” e macchine del De Zana che venne espressamente da Vienna; nel lato di mezzodì vi sono le boscaie, le cantine e le carbonaie. »
Realizzati contestualmente all’ampliamento di levante, i locali destinati agli Uffici di bocca e alla cantina sono situati tra i sotterranei e il pian terreno della residenza.
Volute da Carlo Alberto, queste caratteristiche cucine furono un vero e proprio esempio di modernità: provviste di una vasta gamma di stoviglie, stampi, attrezzi, acquai in marmo, due grandi cucine a legna (le cosiddette “potaggiere”), col tempo furono dotate anche di altre cucine “economiche” e dell’ingegnoso girarrosto ad ingranaggi presente nel grande camino al centro della sala. Nel 1903, con l’avvento dell’energia elettrica, fu installata l’illuminazione e un nuovo sistema idraulico con un boiler per l’acqua calda. A coordinare gli uffici di bocca vi era un ispettore incaricato, che aveva il suo ufficio accanto al salone principale che ospita le cucine.
Nelle sale attigue si può inoltre notare la ghiacciaia e la macelleria, caratterizzata dal rivestimento in marmo alle pareti e dal pavimento inclinato per facilitare lo scolo e le relative operazioni di lavaggio.
Ulteriori locali dedicati alla provvisoneria, agli uffici di frutteria, someglieria, credenza, vassella e lingeria sono invece ubicati al pian terreno, negli ambienti precedentemente destinati all’antica cucina seicentesca; essi, da come suggeriscono i nomi, erano gli i locali preposti alla conservazione e gestione delle provviste alimentari, della frutta, dei vini, delle bevande e del ricco corredo di tovaglie e stoviglie.
In Irlanda avevo visitato una tipica casa vittoriana e stranamente, le zone che mi erano piaciute di più erano quelle della servitù e le cucine!
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Lo stesso per me quando visito i castelli, forse perché sono le più vissute, chissà!
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O forse perché sono quelle meno visitate e meno frequenti da vedere e un po’ più “simili” alla nostra vita di tutti i giorni.
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Anche questo è vero!
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Che foto straordinarie!!
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Racconigi è un posto che merita davvero, anche le foto delle altre stanze che ci sono nel post che ho linkato.
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Fantastica, ci fai fare questi salti nel tempo!
Grazie 🙂
E le foto sono davvero belle 🙂
Buona giornata
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Ciao! Buona giornata anche a te! Visitare Racconigi è stato un vero e proprio salto nel passato e anche se le foto non sono dell’Inghilterra vittoriana ho preferito usare queste perché sono davvero belle
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Si, hai fatto benissimo. E poi sono tue, valgono di più 🙂
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o che meraviglia meravigliosa! pensa ad essere li!
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Ti garantisco che dal vivo era davvero uno spettacolo. Sono le stanze del castello dove mi sono fermata di più!
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e ti credo! qunte curiosità! che spazi immensi… che arnesi! mamma mia da diventare pazze!
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Sì, Federico non riusciva più a farmi andare via da quella stanza 😃😃😃
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haha! lo immagino mentre ti tira!
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Ci hai visto giusto!
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eheh! non poteva essere altrimenti!
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😀 😀
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Non ricordo se hai risposto a questo tag se l’ hai fatto mettimi il link nel post baciooo
https://francimakeup.wordpress.com/2015/10/16/tag-musica-della-vostra-vita/
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Mi sembra di sì, grazie comunque in caso ti aggiungo. Quando sono a pc guardo ☺
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Per una cucina di queste dimensioni, potrei uccidere!!
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Anche a me piacerebbe! Le foto le ho fatte io al castello di Racconigi, in provincia di Cuneo.
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Articolo interessantissimo come al solito e splendide anche le foto, rendono molto l’idea! Baci 🙂
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Ciao tesoro baci! Poi ti devo chiedere una cosa ma ti scrivo direttamente sul cell
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Bellissimo come sempre il tuo post e stupendo quello su Racconigi che io non ho mai avuto occasione di visitare.
Mi hai fatto ricordare le cucine di Palazzo d’Arco a Mantova che avevo visto quando ero ragazza. Un altro ricordo è la descrizione delle cucine del castello di Fratta, descritte da Ippolito Nievo nelle sue “Confessioni di un Italiano”.
Ciao, buon fine settimana.
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Ciao cara Neda, sono felice che il post ti sia piaciuto. Racconigi è davvero speciale. In Piemonte è pieno di castelli e residenze bellissime, io adoro andare lì.
Al momento sto montando un video con le riprese che ho fatto dentro il castello di Agliè, quello dove hanno girato Elisa di Rivombrosa. Appena finisco lo posto!
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Lo vedrò con piacere.
Sempre grazie per i tuoi bei scritti.
Ciao.
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Vale lo stesso per te! Ti abbraccio!
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Altro articolo interessantissimo e dettagliato ^^
Non avevo mai sentito parlare di Racconigi, credo proprio che quando avrò le possibilità devo proprio andare a vederlo ^^
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Fa parte del circolo delle Residenze Sabaude
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Bellissimo post,bellissime foto e quanto avrei voluto visitare il castello e la meravigliosa cucina con tutti quegli arnesi….. buona serata Laura 🙂
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Sì quella cucina è stata davvero un sogno da visitare! A breve metterò un post con il video che ho girato al castello di Agliè, sempre in Piemonte, quello dove hanno girato Elisa di Rivombrosa.
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Non vedo l’ora di guardarlo,i Castelli,tutti in generale mi affascinano,hanno qualcosa di magico e sono ricchi di fatti e leggende,buona giornata Laura 🙂
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Buona notte a te ormai! Lo posterò la prossima settimana! Spero ti piacerà! A presto!
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Veramente belle, le foto. Adoro i racconti vittoriani *_* Mi ha colpito soprattutto la ghiacciaia, che non avevo idea che ci fosse, in quel tempo. E la grandezza delle cucine! Nei film non è assolutamente realistica..! E comunque.. verament elecant buahahahah 😀
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Ahahah a breve farò un video “elecantissimo” sul “castelle” di Agliè, dove sono stata, quello dove hanno girato Elisa di Rivombrosa. Mi sa che con quello il Boss sarà un po’ “invidiose” ahahah Baci!
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Interessante, molte cose non le sapevo.
Grazie per queste informazioni.
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Grazie a te per aver letto! A breve caricherò su you tube il mio video del Castello di Agliè, quello dove hanno girato Elisa di Rivombrosa
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L’ho visitato due anni fa 😉
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E’ un posto bellissimo!
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