Buon mercoledì e buongiorno a tutti!
Oggi parliamo di un film molto particolare, ambientato in piena Epoca Vittoriana: Hysteria.
Vado dritta al punto, intanto è inutile girarci intorno, questo film parla dell’invenzione del vibratore. Andiamo con ordine…
Trama:
Londra 1880. Il giovane Mortimer Granville è un dottore che lotta per far passare le nuove scoperte scientifiche negli ambulatori e negli ospedali gestiti da vecchi medici fedeli a convinzioni errate ed obsolete. In cerca di un nuovo impiego dopo l’ennesimo licenziamento, lo trova presso il dottor Dalrymple, specializzato nella cura “manuale” dell’isteria che affligge buona parte delle signore di Londra e si manifesta variamente con tristezza, irritabilità, pianto frequente o incontenibile rabbia. Innamorato della seconda figlia di Dalrymple, Emily, e osteggiato dalla primogenita Charlotte, che lo vorrebbe dedito a malattie più serie, Mortimer si ritroverà letteralmente fra le mani l’idea del secolo, durante una visita al suo amico e benefattore Edmund, un appassionato di congegni elettrici.
Specifiche:
Titolo originale Hysteria
Lingua originale Inglese
Paese di produzione Regno Unito, Lussemburgo
Anno 2011
Durata 100 min
Colore colore
Audio sonoro
Rapporto 2,35:1
Genere commedia romantica
Regia Tanya Wexler
Sceneggiatura Jonah Lisa Dyer, Stephen Dyer, Howard Gensler
Produttore Tracey Becker, Judy Cairo, Sarah Curtis
Casa di produzione Informant Media, Beachfront Films, Forthcoming Productions, Chimera Films LLC, Delux Productions, Lankn Media, WDR/Arte, arte France Cinéma
Fotografia Sean Bobbitt
Montaggio Jon Gregory
Scenografia Sophie Becher
Costumi Nic Ede
Interpreti e personaggi:
Hugh Dancy: Mortimer Granville
Maggie Gyllenhaal: Charlotte Dalrymple
Rupert Everett: Lord Edmund St. John-Smythe
Jonathan Pryce: Dr. Dalrymple
Felicity Jones: Emily Dalrymple
Ashley Jensen: Fanny
Sheridan Smith: Molly
Opinione:
Io amo la commedia inglese. Hanno il grandissimo privilegio di fondere un tema come questo in un film ironico, divertente, persino spassoso e finanche romantico. Se questa fosse stata una commedia italiana probabilmente sarebbe stata per lo più una “volgarata”, (passatemi il termine puramente inventato), fuori controllo.
Il giovane dottor Mortimer Grenville si trova combattuto tra l’agiatezza del suo tempo e il suo dovere morale verso il giuramento di ippocrate e le innovazioni della medicina di allora. Lo vediamo combattere, nonostante sia uomo, per un progresso a cui tutti i medici si oppongono, la moderna medicina o il semplice gesto di lavarsi le mani per evitare la trasmissione dei germi. All’inizio del film lo vediamo litigare con un dottore affermato che gli ricorda che: “non esistono i germi!”
E allora Mortimer, sconsolato, accetta un lavoro quasi mortificante per un vero medico come lui: la cura di donne isteriche.
Nello studio del dottor Dalrymple da piacere a donne insoddisfatte convinto di curare l’isteria. Faticherà non poco a rendersi conto di stare buttando il suo tempo e la sua carriera dietro a qualcosa che non esiste, ma ad aiutarlo a comprendere ci penserà Charlotte Dalrymple. Charlotte è una delle due figlie dell’anziano dott Dalrymple, solo che anzichè essere insipida e sottomessa come la sorella Emily lei è un donna con lo sguardo rivolto verso il futuro. Attraverso gli occhi di Charlotte vediamo la storia delle suffragette e la lotta delle donne per il voto e la libertà.
Ve ne consiglio assolutamente la visione, riderete molto e vi emozionerete anche.
Rupert Everett meravigliosamente ironico e divertente.
Costumi eccezionali così come le riprese e la fotografia.
Storicamente:
La commedia di Tanya Wexler romanza non poco l’invenzione del vibratore ad opera del signor Joseph Mortimer Granville (il quale lo aveva pensato, in origine, come strumento per la cura dei muscoli indolenziti in fisiatria), puntando tutto sulla straordinaria coincidenza per cui avvenne nella più puritana delle società, quella della classe agiata nell’Inghilterra della regina Vittoria.
Non è semplice determinare chi sia stato davvero il primo inventore del vibratore.
Se la storia dei dildo parte ufficialmente nel 500 a.C., nell’Antica Grecia, quella del vibratore è molto più recente: al 1734 risale l’utilizzo in Francia del primo oggetto vibrante per la stimolazione genitale femminile, il tremoussoir, funzionante tramite un meccanismo a molla ed inventato per curare l’isteria. Sin dall’antichità si pensava infatti che i disturbi come l’insonnia, la ritenzione idrica, il nervosismo e la mancanza di appetito fossero riconducibili ad un malfunzionamento dell’utero (in greco hysteron), da curare con un incremento dell’attività sessuale o con la pratica lunga ed estenuante dei massaggi pelvici.
La nascita ufficiale del vibratore è datata 1869, quando il fisico statunitense George Herbert Taylor inventa il manipulator, un lettino con una sfera centrale che vibra sulla zona pelvica grazie ad un meccanismo azionato da una macchina a vapore installata in un altro locale. La sua invenzione viene perfezionata nel 1880 da Joseph Mortimer Granville, che crea il primo vibratore elettromeccanico, cui segue nel 1899 il primo vibratore a batteria.
Nell’Epoca Vittoriana, i medici, avevano la ferma convinzione che tutte le donne, per lo più nobili o ricche borghesi, annoiate e depresse soffrissero d’isteria. Ricordiamo che in quest’epoca la moglie veniva considerata quasi come un bel soprammobile e che le donne non venivano prese in considerazione come persone in grado di avere desideri sessuali o opinioni. Considerate inferiori agli uomini sul piano fisico ed emotivo, più deboli e disposte alla malattia, la maggior parte delle patologie di cui soffrivano veniva ricondotta a qualche forma di malfunzionamento degli organi genitali o dell’utero. Il “massaggio pelvico” veniva praticato da alcuni medici “specialisti” sulla paziente e poiché non c’era penetrazione non veniva in alcun modo associato a una pratica sessuale, benché l’obiettivo fosse quello di portare la paziente al “parossismo isterico”, definizione vittoriana dell’orgasmo.
Trailer:
Per oggi è tutto! Spero di avervi incuriosito e interessato!
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Adoro i tuoi articoli.. sempre molto curiosi e stimoanti.. nn conoscevo il film .. buona giornata
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Stimolanti è proprio la parola giusta in questo caso! 😀
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Ahahahah 😀
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Comunque occore sempre cautela, perché si sa… dopo per avere gli stessi risultati è dura.
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🙂
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Deve essere il momento ad essere topico, perché vedo che nei vari blog è un fiorire di riferimenti alla sfera sessuale. Molto interessante! Sarà l’autunno, sarà che è più freddo e si dorme meglio? ^_^
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No caro mio…. e che quando nn si hanno argomenti validi come mare divertimento e viaggi… forse forse si ritorna agli intramontabili ho hi hi
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Eh… E’ sempre una questione di feeling e di vibrazioni!
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In realtà io sono diversi mesi che lo dovevo guardare, poi per una cosa o per l’altra ho sempre rimandato perchè ero convinta fosse una cosa volgare.
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Ah, anche io pensavo che lo fosse e volevo vederlo proprio per quello.
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Io odio alquanto la classica commedia italiana, tipo cinepanettone e quindi se fosse stato così mi sarei tenuta molto alla larga!
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Grazie mille cara! Buona giornata anche a te!
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molto molto carino!! mi è piaciuto tanto!!
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Non credevo di trovare così tante persone che lo avessero visto! 🙂
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Vidi questo film, e ricordo che mi feci un sacco di risate, oltre al fatto che poi andai ad informarmi chi effettivamente avesse inventato il vibratore. Anche se il film non è proprio storicamente corretto, è veramente ben fatto, non volgare, ed anche se mi ripeto, molto molto divertente.
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Sì, storicamente le cose furono un po’ diverse, ma il film sa trattare l’argomento con la giusta dose d’ironia e nessuna volgarità!
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molto particolare questo film…il mio genere,sono sempre alla ricerca di film che…ti lasciano qualcosa
buon mercoledi carissima
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Lo ricordo come un film divertente, visto anche il crew! Fotografia ed abiti davvero ragguardevoli.
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una vena ironica…serve alle “prime armi”
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😉
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Sì infatti, è tutto molto curato!
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Buon mercoledì anche a te! Se lo vedi poi fammi sapere se ti piace!
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giá visto…ma mi hai fatto venire la voglia di rivederlo
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non conoscevo il film, mi hai incuriosito! Buona giornata! 🙂
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Buona giornata Luca, vedrai che ti piacerà!
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NOn ho dubbi, Laura! Con te, solo cose di prima qualità! 🙂 Buon pomeriggio!
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Grazie Luca! Troppo buono!
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Vidi questo film quando uscì e lo trovai molto carino, mai volgare. Hai ragione, se avessero fatto un film di questo tipo in Italia sarebbe stato pieno di volgarità!
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Infatti proprio così, ne sono convintissima! Ormai noi la commedia non la sappiamo quasi più fare, c’è veramente pochissimo di appena passabile.
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Ho visto il film qualche anno fa e lo ricordo perfettamente chic nonostante l’argomento trattato. Il tuo articolo descrive alla perfezione il film 🙂
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Grazie mille! Infatti, nonostante il tema potesse rappresentare un rischio di caduta di stile molto pesante il film mantiene sempre un ottimo livello e non è mai volgare.
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Noi abbiamo scoperto questo film quasi per caso circa un mese fa e ci ha divertito molto. 😀
Dopo aver “scoperto” (non l’avevo mai seguito molto) Rupert Everett in “The Importance of Being Ernest” (se non l’hai mai visto guardalo perché oltre a essere molto fedele ai testi originali di Oscar Wilde, la coppia Rupert Everett – Colin Firth fa davvero scompisciare dalle risate! XD), quando ho letto il suo nome tra quello degli attori di questo film mi son subito detta: “dobbiamo vederlo!” 🙂 E anche se qui ha ruolo un po’ più secondario, ci è piaciuto molto. 😉
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E’ vero, da un tocco speciale al film anche con un ruolo marginale!
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Non mi è mai capitato mai di sentire o di vedere questo film! Me lo segno e sicuramente lo guarderò e ti farò sapere! Grazie per il bellissimo post 🙂
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Grazie a te per aver letto!
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L’ho visto per caso in tv poco tempo fa, molto carino e per niente volgare, nonostante l’argomento! 🙂
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Esatto, è una cosa che mi ha stupito molto!
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Una riflessione su Madre Natura: chissà perché, per generare un figlio, il maschio “deve” godere, mentre per la femmina non è assolutamente necessario…..
Ho visto molti film inglesi, molto ben fatti, sia per la scelta dei costumi che le ambientazioni, come appunto quelli ricavati dalle commedie di Oscar Wilde.
Questo film non lo conoscevo, grazie per averlo suggerito. Bellissimo post, come sempre.
Buona serata.
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Hai davvero ragione Neda! Sai che non ci avevo mai pensato? Inoltre non finisce lì, il peggio viene dopo. Il parto. Non credo esista un uomo al mondo in grado di sopportare quel dolore.
Hai ragione, ci sono davvero molti film inglesi che vale la pena vedere!
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Beh, per gli uomini basta che capiti loro una colica renale: è simile ai dolori del parto…..
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Ahahahah poverini!
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☺️☺️☺️ mi sembra di aver già visto tanti anni fa un film su questo argomento… ☺️☺️☺️
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Non saprei dirti, io non ne conosco altri, ma possibilissimo che esista!
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Ma… Vago ricordo… 😅
Comunque i tuoi articoli sono sempre interessanti ☺️
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Grazie mille cara!
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