Igiene: Abiti, biancheria, casa e il sapone.

Her First Place George Dunlop Leslie

Buongiorno e buon lunedì!

Oggi un altro post sull’igiene, ma vi prometto che questo è meno raccapricciante di quello della settimana scorsa, qui si parla di abiti e pulizia della casa.

CAMBIARSI I VESTITI

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Qui dobbiamo fare una sostanziale differenza tra ricchi e poveri.

34200003BeaumarisGaol16x9I poveri di quell’epoca erano poveri veri, non come al giorno d’oggi in cui, anche se non si appartiene a una classe sociale elevata, grazie al mercato si possono avere abiti e abiti. Spesso al mercato si trovano anche abiti di grandi marche a pochi euro in quelle cestone enormi dove basta rovistare.

I poveri allora potevano essere talmente poveri da possedere un unico e solo vestito e di certo non veniva buttato via per uno strappo o un orlo scucito. Si rattoppava e ricuciva tutto e si8df032d58d835f3bd1924f70ddddac8d indossava lo stesso. Le macchie di sporco o i buchi si ignoravano e si andava avanti a portare gli stessi indumenti ininterrottamente. Va da se che, se il capo di vestiario che possedevamo era soltanto uno, non lo si lavava molto di sovente e non lo si cambiava praticamente mai.

Per le persone di classe sociale elevata, nobili e ricchi borghesi, la situazione era diversa.

Si avevano innumerevoli abiti e ci si cambiava più volte al giorno. Abiti da passeggio, da sera ecc. ecc. Ciclicamente si rifaceva tutto il guardaroba, specialmente quello dedicato agli abiti da sera. Di certo non si poteva apparire a un numero eccessivo di eventi riutilizzando le stesse cose. Presto sarebbero iniziati i pettegolezzi e le persone avrebbero iniziato ad additare la malcapitata dama alla stregua di una pezzente. Bastava ben poco, in quell’epoca, perché iniziassero a circolare voci sul possibile indebolimento di un patrimonio.

938dadde4fae9f77069676d95b043d95Ma come venivano lavati quei meravigliosi abiti da sera delle dame?

Non venivano MAI lavati.

Quando la signora tornava dal ballo e si sfilava lo sfavillante abito da sera le cameriere provvedevano a rimetterlo in sesto.

In caso vi fossero state macchie si provvedeva a eliminarle con olio, limone, talco o bicarbonato, ma mai immergendo l’abito in acqua, semplicemente ci si armava del necessario e si smacchiava la parte interessata.

In caso vi fosse la necessità di rammendi se ne occupava qualcuno di altamente capace, di solito era la cameriera personale, o in caso di cose gravi siLaundress_and_Child ricorreva direttamente alla sarta che lo aveva cucito.

Per rinfrescare l’abito, ed eliminare le tracce di sudore o dei pesantissimi profumi di cui si cospargevano le donne, si usavano degli impacchi imbevuti di acqua profumata, la più gettonata era l’essenza di rose, con cui si tamponava l’abito .

Per eliminare eventuali tracce di sporco sulle lunghe gonne si spazzolava delicatamente il tessuto.

Una volta terminata questa procedura l’abito si rimetteva a posto.

Per gli abiti da giorno, da equitazione e le tenute semplici si adottava un altro metodo.

9244Raramente si lavavano anche questi, visto che la tecnologia e i saponi del tempo non permettevano una particolare cura dei tessuti, si rischiava che questi perdessero lucentezza e che la lana, anche quella meglio trattata e della migliore qualità, s’infeltrisse.

Per rimuovere eventuali tracce di fango ed erba venivano spazzolati vigorosamente con spazzole in setole dure.

Il corsetto era un altro capo di abbigliamento che non si lavava assolutamente mai, anche al giorno d’oggi è altamente sconsigliato indossare un corsetto sulla pelle. È sempre meglio

English Heritage - 4th May 2008 Ellen, the 2nd Laundry Maid cleans some clothes in the Laundry at Audley End House. Pic - Richard Marsham Richard Marsham RMG Photography 23 Millfield Littleport Ely Cambridgeshire CB6 1HN Tel : 07798 758711

metterlo sopra una camiciola o una maglia leggera, il sudore della pelle potrebbe macchiarlo e farlo puzzare e lavarlo potrebbe arrecargli danno, ad esempio rovinarne la rigidità e danneggiare le stecche.

Mi raccomando, se per caso possedete un corsetto, di quelli veri e ben fatti, con le stecche, i lacci e tutto quanto in regola, e per caso indossandolo a qualche evento lo macchiate portatelo assolutamente in lavanderia da qualcuno esperto. Per nessun motivo al mondo va messo in lavatrice o buttato in acqua come un qualsiasi indumento. Il rischio che correte è che si trasformi in qualcosa da buttare via.

Camicie, camiciole, guanti, calze, fazzoletti, colletti finti, calzini e tutta la SDC10288biancheria invece venivano lavati.

Di questi panni si occupava la servitù che li lavava a mano uno per uno accertandosi di smacchiarli perfettamente. Ricordatevi che non c’era l’acqua corrente calda.

PULIZIE DI CASA

A differenza del lavarsi e della pulizia degli abiti, le pulizie di casa venivano prese molto sul serio. Quando voi pensate di esservi date davvero molto da fare a rimettere a posto nelle vostre quattro mura, probabilmente non vi siete nemmeno avvicinate alla pulizia quasi maniacale con cui venivano tenute le case un tempo.

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La biancheria da letto veniva cambiata al massimo una volta a settimana, le tende una volta al mese, i antique_orante_victorian_cast_iron_5_piece_fireplace_tool_poker_broom_shovel_set_4_lgwpavimenti venivano incerati quasi tutti i giorni. Poi c’erano i caminetti, utilizzati per scaldare l’ambiente, che andavano costantemente tenuti puliti. Di solito erano le sguattere a occuparsi di questo compito e rimuovevano accuratamente tutti i residui di cenere. Inoltre c’era da considerare la lucidatura dell’argenteria, la pulizia maniacale che si riservava agli enormi lampadari di cristallo, il lavaggio costante dei vetri.  C’erano tutti i letti da rifare, le stanze da arieggiare, la biancheria a cui far prendere aria, la polvere da togliere.

A cui non si deve dimenticare di aggiungere il costante dispiego immane di posate e porcellane di ogni genere durante tutta la giornata.il_570xN.653302835_avg9 images (1)

Se ci spostiamo in una famiglia più modesta o di umili origini, in ogni caso, almeno tutti i giorni si spazzava in terra, si rifacevano da zero i letti, si mettevano i cuscini e la biancheria a prendere aria, si sbattevano i tappeti e si rimuovevano la polvere e le ragnatele.

SAPONE

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Il sapone di una volta non aveva assolutamente tutte le proprietà che ha adesso né tanto meno serviva davvero a disinfettare o a pulire. Ai primi dell’800 un parrucchiere londinese di nome Andrew Pears fu uno dei primi a considerare il sapone anche un cosmetico, rendendolo anche profumato.sunlight-soap-princess-of-wales-001

Di solito i poveri se lo facevano da soli sfruttando la cenere o con gli avanzi della macellazione del maiale, comprese le ossa, sciolte in acqua bollente e soda caustica; raramente avevano i soldi per acquistarlo per quanto economico potesse essere.  Assolveva allo scopo di dare una mano a sgrassare, ma era molto aggressivo e danneggiava la pelle a lungo andare.

Frederick_Morgan02Il sapone venduto nei negozi era una piccola opera d’arte. Veniva avvolto in carta colorata e messo in graziose scatolette, profumato nelle essenze più in voga, rosa e mughetto e intagliato con le più svariate decorazioni. Erano delle piccole opere d’arte ma anche questi, a livello di pulizia, erano totalmente inutili

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39 thoughts on “Igiene: Abiti, biancheria, casa e il sapone.

  1. Quanto faticavano a questi tempi.. solo pensando alle povere donne che lavoravano a questi tempi come serva in cucina… le pentole, le incrostazioni… non voglio nemmeno pensare… cara Laura abbi una buon lunedì…

    ecco le esami dei occhi, e tutto come prima non sono peggioramenti … ma ne anche miglioramenti… insomma aspettiamo al prossimi 6 mesi poi vedreomo…

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  2. Ciao. Innanzitutto il capitolo precedente non è stato “raccapricciante” ma molto interessante! A proposito di questo, una curiosità. Magari mi è sfuggito ma la cenere non veniva usata anche per il bucato? Ricordo la mia bisnonna (classe 1890 circa) che ancora preferiva quel metodo ai già disponibili saponi e alle prime lavatrici.
    Grazie per l’ennesimo interessante post. Ciao, Piero

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  3. Eccomi..! Non potevo perdere un post vittoriano u.u … Sta cosa che i vestiti non si lavavano mi ha cancellato la voglia di viaggiare nel tempo 😀 E comunque c’è una cosa che mi lascia perplessa.. Ma se erano capaci di concepire l’idea che la casa pulita era meglio, come facevano a non schifarsi di non lavarsi..? scusa la noblesse oblige 😀 bacione

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