Aspetto
La biblioteca, in Epoca Vittoriana era da considerarsi una stanza di prevalente impronta maschile, nelle case meno grandi venivano riuniti in un unica stanza studio e biblioteca.
La mobilia era tutta di colori scuri: mogano, ciliegio o ebano per quanto riguardava le librerie, scrivanie, sedie e tavolini. Vicino al caminetto avremmo potuto trovare, oltre gli attrezzi per attizzare il fuoco, presenti in ogni stanza con camino, le bellissime e comodissime poltrone con i braccioli, adatte ad una comoda lettura; i rivestimenti sarebbero stati di colori dalle tinte decise e cariche: bordeaux, blu e verde. Per le tappezzerie possiamo tener conto dei medesimi colori dei rivestimenti, a volte la parte inferiore del muro era costituita da un pannello in legno, ovviamente riprendeva il colore del mobilio. Per la pavimentazione un parquet molto scuro e tappeti. Se possibile nella stanza avremmo trovato grandi finestre utili a illuminare l’ambiente, in modo da usare meno luce artificiale possibile; per restare in tema di risparmio c’è anche da tenere conto che nei camini la legna ardeva sempre, ma il carbone veniva aggiunto dalle domestiche solo nel caso in cui i padroni usassero la stanza, il costo del carbone non era cosa da poco e non veniva mai sprecato.
Angolo Studio
Solitamente l’angolo studio era composto da due scrivanie posizionate l’una di fronte all’altra.
La prima era quella del padrone di casa, la sua sedia era una poltrona imponente, stile trono e la foggia della scrivania era seria e massiccia. A quel tavolo teneva il controllo di svariate cose: il libro contabile, le spese sul libro di casa, il conto di tutti gli acquisti e tutti i conti delle proprietà possedute.
La scrivania posta di fronte, invece, sarebbe stata di foggia più delicata ed elegante. Questa scrivania era della moglie del padrone di casa.
Si può considerare un’aggiunta a tutti gli effetti, quasi un elemento di decoro. La biblioteca/studio era la stanza dell’uomo, era in questa stanza che i Signori si rifugiavano per tutto il giorno e se desideravano che la moglie non gli stesse intorno essa avrebbe provveduto alle sue faccende nel salottino a lei dedicato.
Le mansioni che la signora svolgeva alla scrivania dello studio, quando consentito, erano le seguenti: gestiva la corrispondenza, (di cui abbiamo già parlato ampiamente qui), leggeva, teneva il suo diario, si curava di aggiornare il registro delle spese domestiche e annotava i salari dei dipendenti.
I Libri
Il tipo di lettura ovviamente variava a seconda dell’estrazione sociale, delle ideologie politiche e religiose e ovviamente del gusto personale, anche se ovviamente ci sono stati anche a quei tempi libri che erano immancabili in tutte le case.
Ma cosa leggevano i nostri amici vittoriani? Quali erano i libri che potevamo trovare nelle loro librerie? Tutti voi penserete immediatamente a Jane Austen o Dickens, magari Hardy o le sorelle Brontë.
Niente di più sbagliato, quelli che per noi ora sono dei grandi classici allora erano considerati come romanzetti rosa da due soldi, Hardy veniva etichettato come esageratamente teatrale e Dickens populistico, anzi lo sapete che la lettura dei suoi lavori era vietata nelle scuole?
La Bibbia era presente in ogni famiglia, povera o ricca che fosse, ovviamente di stampo protestante; spesso a tavola, o quando la famiglia si riuniva in salotto, se ne leggevano alcuni passaggi, inoltre a tavola si ringraziava sempre per il cibo.
I libri che erano stati scritti nel Settecento ed erano già considerati classici erano: Robinson Crusoe, Viaggi in diverse nazioni remote del mondo di Lemuel Gulliver, Tom Jones o Joseph Andrews di Henry Fielding. Il classico per eccellenza era Shakespeare, seguito da Chaucer. Inoltre sonetti di ogni genere e tipo, fortemente melensi, ballate medievali e i poemi epici.
Sicuramente in qualche famiglia i romanzi della Austen o di Dickens c’erano, ma non erano considerate comunque cose di cui fare bella mostra.
Articolo fantastico!!
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Grazie cara Sonia, buongiorno e complimenti per aver terminato il racconto per il concorso! Datti da fare! BRAVA!
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L’ha ribloggato su e ha commentato:
Oggi un reblog di tutto rispetto, realizzato nientepopodimeno che da Laura Rocca (curiosi? Guardate nella Vetrina dell’esordiente).
Parlare dell’epoca vittoriana è facile ma come lo ha fatto Lara in questo articolo è sublime!
Leggete l’articolo anche voi e sentirete sulla vostra pelle il vissuto dell’epoca!
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Grazie di cuore Laura, ci credo e ci sto lavorando!!
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Brava Sonia! Mettici costanza e vedrai che i frutti arriveranno!
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ciao laura!!!!! che meraviglia! pensa rimanere per un po’ assorti in cotanto splendore!
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Eh sì, sarebbe stato decisamente bello! Invidio un po’ le attrici che fanno film ambientati in epoca!
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Bello. Originale. Mi piace questo racconto dell’epoca vittoriana. Mi piacciono anche le immagini… Poi vabbè, su una biblioteca.. top! 😀 Ma lo pubblichi quando riesci o è una rubrica con un giorno fisso..? Buona giornata 🙂
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Ciao! Di solito sono abbastanza regolare, ma ho rubriche diverse sul vittoriano che aggiorno periodicamente, quindi faccio un po’ una un po’ le altre, qui trovi tutto quello che ho scritto sulle abitazioni https://raccontidalpassato.wordpress.com/category/la-casa-vittoriana . Se guardi nella barra sinistra del blog, dove ci sono le categorie vedrai anche tutte le altre. Ce ne sono sulla moda, sulla giornata della Lady ecc. Grazie per la visita !
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Post interessante e molto esatto!
Come sai anche io adoro la storia e soprattutto l’epoca vittoriana e post di questi genere mi fanno impazzire *^*
Non ho trovato imprecisioni ^^
Dovevano essere fantastici gli studi e le biblioteche (ho anche un debole per i legni scuri)
Inoltre sono felicissima che hai ribadito quali libri si leggessero e che gli autori del tempo, che noi ora consideriamo fenomenali, non erano assolutamente considerati ^^
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Esattamente, anzi venivano quasi denigrati proprio come ho spiegato. Mi auguro però che non sia il caso di Moccia in futuro…. Ti immagini se tra 80 anni Moccia venisse considerato un pilastro della letteratura italiana proprio come Jane Austen per quella inglese? ODDIO ! Non voglio nemmeno pensarci!
Scherzi a parte grazie infinite per aver letto il post, so che anche tu sei molto documentata e i tuoi pareri sono sempre GRADITISSIMI!
Baci
Laura
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Sì, so che venivano denigrati ^^
… Moccia… no ti prego D: al massimo diventa un pilastro del disagio nella letteratura italiana D:
Oh così mi fai emozionare ❤ grazie mille ^^ è sempre un piacere *^*
A presto 🙂
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Ahahah UN PILASTRO DEL DISAGIO… come la tizia di cui parlavamo ieri per messaggio XD ahahah magari scopriremo che anche lui si recensisce da solo XD
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ahahahah poi mi dovrai far capire chi è ahahha giuro che non potrei farcela con tutti questi disagiati xD
Si recensisce da solo e si fa interviste da solo xD domanda e risposta proprio
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Poi per PM ti mando il link, prometto che domani mi ricordo. Così leggi anche tu l’autorecensione stile Mein Kampf XD
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Quando vuoi sono curiosissima di leggere!
Mein Kampf ahhaha ancora rido xD
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Una delle autorecensioni è sparita. Ora ti mando l’altra prima che sparisca anche quella.
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Grazie 🙂 visto! Che peccato… ero curiosa di leggere anche l’altra xD
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Tanto secondo me quando si accorge che gliel’hanno cancellata la rimette xd
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Probabile xD
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Molto interessante! E’ bello scoprire questi particolari sul passato 🙂
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Ciao Ale! Grazie per essere passata! Io sono molto affascinata da quest’epoca!
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Bellissimo articolo e anche le immagini.
Louis Lawrence, disegnatore pubblicitario, compilò fra il 1887 e il 1890, il volume “The Seasons”, riferendosi alla vita della famiglia inglese dell’epoca, i cui passatempi erano: la lettura, il fare musica e qualche raro svago domenicale che fosse compatibile con la giornata dedicata a Dio, come il trascrivere versetti della Bibbia o dei grandi poeti, in bella calligrafia e decorandoli con lettere capitali o piccoli disegni acquerellati, perché “alla domenica ogni lavoro ed ogni divertimento era proibito”.
Grazie per questi bei post che scrivi.
Buona serata.
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Mi parli sempre di bellissime cose nei commenti, grazie Neda, la tua partecipazione è GRADITISSIMA 🙂 Sei una persona con un sacco di conoscenze deve essere bello conoscerti!
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Ti ringrazio Laura, ho soltanto letto (e leggo tutt’ora) veramente tanto, anche perché sono molto curiosa e mi piace imparare ciò che non so.
Piacerebbe anche a me conoscerti, sei sicuramente una persona che ha molti interessi e curiosità.
Ti auguro un bel fine settimana.
Ciao
Neda
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Grazie cara Neda! Un felice week-end anche a te!
Fai bene a leggere, è una delle cose più belle della vita e si possono fare dei bellissimi viaggi spendendo pochissimo!
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Bellissimo che la scrivania della moglie era una cosa in più, di decoro… Sempre là stiamo !!
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ahahah beh la società vittoriana era così, tutti ne abbiamo a volte una visione un po’ romantica, di bei vestiti e bella vita, ma la situazione della donna, in realtà, non era delle migliori.
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Ma la società si mantiene coerente XD
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ahahahah hai ragione
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Grande fascino!
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Grazie Fulvia! Dolce notte!
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Con questo articolo mi hai fatto davvero provare la sensazione di aver viaggiato nel tempo! Adoro quell’epoca e il tuo blog è fantastico!
Buon sabato 🙂
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Ciao! Mille grazie per il tuo commento! Buona domenica sera e buon inizio per domani!
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Ciao, scusa se ti rispondo solo ora 😦
Grazie a te e buona giornata 🙂
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Di niente figurati! Buona giornata a te!
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