Buon Venerdì! Riflessioni lavorative

happy-friday

Buon venerdì a tutti!

Anche questa settimana lavorativa si conclude, finalmente perchè è stata piuttosto lunga, anzi direi quasi infinita!

A volte ripenso a quando lavoravo in negozio e i giorni erano tutti uguali, non esisteva festa e non esisteva week-end e non invidio chi lo fa ancora.

Spesso, per presa di posizione, anche se mi manca qualcosa, mi rifiuto di andare nei supermercati la domenica. So bene che ormai siamo in un mondo dov’è sempre tutto aperto, addirittura qui a Genova ci sono dei Carrefour aperti h24, ma avendo fatto quella vita non invidio i commessi, ma proprio per niente.

Lo so che molti di voi penseranno che, con la carenza di lavoro che c’è sia un bene e chissà quante persone trovano occupazione grazie a queste aperture in più, ma, da ex-commessa, vi posso dire che spesso non è così. Si tende più a sfruttare e a privare della vita le persone che già ci sono che assumerne di nuove per coprire i turni in più.

Io nel periodo natalizio spesso lavoravo anche più di 40 giorni di fila, senza nemmeno mezza giornata di riposo, anche per 13/14 ore. Non veniva assunto personale in più per coprire le esigenze, venivamo sfruttati noi. Molto spesso mi passavo il 25 dicembre a letto, sconvolta, senza né desiderio nè voglia di vedere nessuno. E parlo di sfruttamento anche monetario, perchè lo immagino già quello con la nuvoletta in testa “Eh cosa ti lamenti, chissà quanti soldi di straordinario!!” SBAGLIATO… Molto spesso la busta paga era davvero di poco superiore a quella ordinaria, sicuramente non stiamo parlando di una cifra che soddisfacesse appieno le ore di vita persa. Si perchè qui stiamo parlando di tempo. Il tempo è il BENE più prezioso al mondo, non si compra il tempo, non torna indietro, non si vive due volte, il mio tempo VALE e me lo devi pagare bene.

Il 31/12 spesso lavoravo fino alle 21, capodanno per me non esisteva, praticamente mai.

So bene che ci sono persone che lavorano sempre, la notte di Natale o il 25 aprile, magari negli ospedali, ma non mi sentirei proprio di rapportare un lavoro che implica il salvare vite con la vendita di un minipimer. Inoltre presumo che chi lavora in ospedale abbia studiato appositamente anni per svolgere proprio quella professione, di solito, quando si finisce a fare il commesso, ci si finisce perchè non si trova altro, non per vocazione.

Poi per carità, ci sono innumerevoli categorie: casellanti, autisti, macchinisti ecc ecc, ma sono categorie che non conosco e di cui non mi posso permettere di parlare onde evitare di dire scemenze. Ognuno potrebbe dire la sua in questo campo, io ricordo e racconto solo una realtà di cui ho fatto parte e che vi assicuro non ho apprezzato per nulla e a cui non vorrei MAI dover tornare.

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37 thoughts on “Buon Venerdì! Riflessioni lavorative

  1. buon venerdí a te…il mio si prospetta grigiastro,mi sa che devo cambiare il cellulare,sigh e non voglio sentire le solite critiche del marito che io “anniento” qualsiasi cosa di tecnologico…ihhii
    (ps appena ho la testa “libera” ti scrivo,un abbraccio)

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  2. io non ci vado nemmeno il sabato a fare la spesa!! 😀
    comuqnue ti capisco.. quando lavoravo in negozio, anche per me il periodaccio iniziava a metà novembre e finiva con la befana.. niente riposi e 13 ore di lavoro come te.. per fortuna ho cambiato lavoro, adesso il weekend sono a casa e facciamo anche i ponti quando ci sono!! \o/

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    • Anche io adesso vivo bene, ma se penso al passato mi vengono i brividi. Io ogni tanto ci vado il sabato mattina, ci sono dei venerdì in cui esco da lavoro alle 18.30 e arrivo qui alle 19.30 quindi preferisco evitare di fare la cliente che arriva in cassa alle 20.00 carica di roba o di andare nell’orario serale, però di solito evito caldamente tutto il we e i giorni festivi. E parlo solo di fare la spesa, il resto, cioè le cose non necessarie, le compro categoricamente solo in settimana.

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  3. Hai ragione. Vicino a casa mia ci sono due supermercati, aperti anche la domenica mattina e il sabato non chiudono per il pranzo. Da quando hanno aperto anche la domenica, non ho visto commesse nuove, sono sempre quelle che c’erano anche prima a lavoraci e, per quanto siano sempre gentili e sorridenti, guardandole negli occhi e conoscendole bene, non mi sembrano molto serene ed appagate, anche se non le ho mai sentite lamentarsi.

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  4. Cara Laura condivido.
    Anch’io ho avuto le miei esperienze lavorative in negozi e supermercati e tenere aperto la domenica aumenterebbe il lavoro se assumessero più persone… Ma raramente questo accade 😔 è come dici tu non sempre c’è un riscontro economico degno…
    Il problema è che si stanno perdendo i valori veri. La domenica è per la famiglia, le gite, il relax .. Non per fare la spesa o lavorare… Mio modestissimo parere☺️

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  5. Mi dicono però che i casellanti prendono bene e lavorano poche ore!
    Cmq hai ragione e trovo sia inaccettabile questo comportamento (anche se sono pro aperture domenicali ma assolutamente no h24), ci si lamenta tanto che tutto va a ******* e poi anche dove ci sarebbe benissimo posto per gente in più (magari anche solo due mesi sotto Natale, che magari fai la felicità di qualcuno !) si sfrutta e si stressa chi c’è, che poi sta male lavora peggio si ammala di più e costa cmq di più. Ma è un ragionamento troppo difficile e troppo sociale da fare per la maggior parte delle persone – soprattutto quelle che decidono

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