Buongiorno a tutti!
Siamo a giovedì FINALMENTE! Ancora un giorno e la settimana è finita!
Oggi approfondiamo la giornata della nostra Lady Vittoriana scoprendo cosa fa dopo la sua passeggiata mattutina.
La Corrispondenza
Nell’epoca vittoriana sia le donne che gli uomini scrivevano moltissimo, tra le lettere e i biglietti di cortesia, che potevano davvero sfiorare quantità assurde, ricordatevi che si ringraziava praticamente per tutto, alle lettere che si scrivevano alle parenti prossime, come figlie, madri o sorelle, che potevano arrivare ad almeno una al giorno, c’era un gran consumo di inchiostro e carta e un gran da fare a tenere tutto in ordine, assicurarsi di aver risposto a tutti, con la dovuta solerzia, archiviare la brutta copia per avere memoria di cosa si era scritto e soprattutto mandare biglietti per non perdere i contatti.
A seconda del carattere della dama che si occupava di questo compito la cosa poteva assumere diverse connotazioni.
La donna ordinata e puntigliosa lo avrebbe trovato un dovere, quasi un compito a cui adempiere, nei cassetti della sua scrivania avreste potuto trovare le lettere ordinatamente divise per mittente, ordine d’importanza e tipo di missiva; per una donna particolarmente socievole poteva essere uno svago piacevole per “chiacchierare” in un momento storico in cui non esistevano le chat e le e-mail, avrebbe adorato ricevere le lettere con gli ultimi pettegolezzi dalle sue amiche e avrebbe egualmente amato rispondere a esse.
Le più disordinate e indolenti, invece, sarebbero state davvero insofferenti a questo compito e vi si sarebbero dedicate solo quando, una lunga attesa senza risposta alcuna, avrebbe potuto provocare la fine di un’amicizia.
Ovviamente dal carattere della dama dipendeva anche il tono della lettera, le missive delle più precise sarebbero state più stringate e limitate al necessario da dire, quelle delle più socievoli le più piacevoli e ricche di notizie da leggere e quelle delle indolenti, probabilmente, molto striminzite e banali.
Ovviamente bisognava sempre prestare moltissima attenzione agli argomenti trattati in queste lettere, bisogna ricordarsi che allora bastava poco a suscitare uno scandalo. Se parlare di un argomento scandaloso o poco consono a una festa o durante un tè avrebbe potuto far finire la nostra Lady sulla bocca di tutti, permettersi di metterlo per iscritto avrebbe potuto essere la sua rovina.
Per oggi, con la Lady abbiamo finito, lasciamole la sua privacy per scrivere le sue lettere in santa pace!
Secondo voi chi è?
La più ordinata, la più socievole o l’indolente?
Buon proseguimento cari amici!
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la carta tra le mani,la penna che scorre leggera…adoro scrivere le lettere
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Mi piace un sacco scrivere a mano, infatti i biglietti li scrivo tutti così, ma mi rendo conto che, a forza di scrivere sempre a pc, la mia grafia è diventata terribile.
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si perde…lo stupore di ricevere una lettera…e la leggerezza di disperdere su carta i pensieri
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Hai ragione, ma se penso di mettere a mano su carta il libro che ho scritto mi viene male al polso. ahahah 😛
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iihhhi immagino…come va la rilettura e la sistemazione del tutto?
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Ormai sto facendo più che altro un lavoro tecnico. Sto spostando il file da word a Sigil, un programma per creare e-book. Se lo metto in vendita il menù deve essere funzionante, come un vero e-book, anche l’occhio vuole la sua parte in queste cose e il lettore deve avere la sensazione di “trovarsi in mano” o meglio in e-reader, un libro vero, non una “brutta copia”.
Quindi sto lavorando in html e credimi è un vero inferno !
Ma ne vale la pena perché il file sia perfetto.
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ti ammiro….bravissima
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Se fai una cosa, falla bene! Questo è il mio motto ❤
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Come nasce questa tua passione ??? é affascinante….
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Ciao, come avevo raccontato, la nonna di una mia amica, che purtroppo ormai non c’è più, era di origine inglese e nata ai primi del 900, quindi mi ha raccontato un sacco di cose.
La mia passione è nata dal fatto che, il primo libro che mi ha fatto tornare la voglia di leggere, dopo le schifezze che mi erano state imposte alle medie a scuola, era stato un libro ambientato in epoca, quindi ha iniziato ad affascinarmi tutto quello che riguardava quel periodo.
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Forse non sapevo di questa storia…grazie…come è bello sapere come inizino certe passioni così profonde. Congratulazione tratti il tema in maniera molto “stimolante”…
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Scusa mi sono spiegata male, non volevo dire che dovevi saperlo, era un modo di dire.
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Penso che quando parli di queste cose ci devi mettere un pizzico di tuo in più se no sembrano noiose o pesanti ☺
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E ci riesci perfettamente, io ti leggo appassionata
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Mi fa piacere ❤ Grazie!
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Bello questo articolo.
Io credo di essere nata nel secolo sbagliato, perché scrivo ancora lettere con una stilografica ed ho corrispondenza, da sempre, con parenti ed amici lontani. Corrispondenza che conservo in scatole, diverse scatole per la verità, fin sa quando ero bambina e che ogni tanto rileggo, ricordando così chi non c’è più.
Hai mai letto “Il diario di campagna di una signora inglese del primo novecento” di Edith Holden, illustrato con acquerelli, ? Oppure “Le Stagioni” di Louis Lawrence, sempre splendidamente illustrato e sempre riguardante l’epoca vittoriana.
Buona giornata.
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Ciao cara Neda, anche io penso di essere nata nel secolo sbagliato per certi versi.
Io conservo ancora le scatole con le lettere delle mie amichette, trovavo amiche di penna su un giornale che si chiamava “il corriere dei piccoli”.
Edith Holden, se non sbaglio, era l’illustratrice che in quel libro parla proprio dei suoi giri in cerca di materiale per il suo erbario. Dico bene? Scusa ma è passato davvero moltissimo tempo e non ricordo bene! Illustratrice di fiori, insetti, uccelli e simili. Spero di non aver detto una corbelleria, sto andando a memoria!
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No, hai detto bene, la Mondadori, all’epoca ne ricavò anche una splendida agenda. Peccato non lo abbiano più ripubblicato.
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Chissà che bella che era!
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Il libro l’ho ancora, l’agenda non era bella quanto il libro, era impaginata con una spirale e si è rovinata subito.
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Hai ragione, le cose con le spirali purtroppo tendono a sfasciarsi rapidamente
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Ho dimenticato, complimenti per le belle immagini.
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Grazie cara Neda!
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Riassumendo un po a queste lady piaceva mangiare e poi bruciare con diete ferree o passeggiate e gli piaceva anche scrivere xD
In qualche modo il tempo lo dovevano pure passare come dar loro torto XD
Questi articoli sono secondo me sempre i più interessanti e ti faccio i miei complimenti per la cura con cui ne parli!:)
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Eh beh non avevano internet come noi, qualcosa se lo dovevano pur inventare 😛
Poi considerando tutte le cose che gli era proibito fare in quanto donne la scelta era pure limitata!
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Non ho mai avuto una bella grafia, però amo scrivere. Di solito lo faccio nel cellulare o computer, una volta fatto, ricopio tutto a un blocco notes, mi sembra che lì non andrà mai perso.
Posso chiederti qual è il libro che ti ha fatto appassionare a questa epoca?
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Ciao, certo, non c’è problema. I primi libri, ambientati nel 1800 che ho letto sono stati: Orgoglio e pregiudizio e Grandi Speranze.
Buonanotte!
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Due grandi libri, anche se la Austen a me non piace tantissimo!
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Lì va molto a gusto personale. Ad esempio io non amo tutti quegli autori italiani, e non,che non fanno altro che parlare di quanto é triste la condizione dell’uomo. Le cose pessimiste mi deprimono. 😋eppure son considerati capolavori
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Sì concordo, meno male che la letteratura è varia. Io invece torno sempre sui tristoni 😦
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Quali ? Buona serata!
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D’Anunzio, Leopardi fra gli italiani. Invece adoro la Woolf Virginia, , Bronte, Tolstoj, Dostoevskij, Stendhal e via con i classici…
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