La Borsa in Epoca Vittoriana ~ Speciale museo delle borse ~ Amsterdam

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tumblr_lqk3k8bX851qga5wno1_500Buongiorno a tutti!

A voi piacciono le borse? Io le adoro, è uno degli accessori da cui sono più attratta. Poco importa che poi per andare a lavorare usi sempre la stessa, stile valigia da immigrata, che pesa 180 kg e deve poter contenere il kit di sopravvivenza di una squadra di scout, io se vedo una borsa per cui mi impallo la DEVO AVERE.

La borsa più bella che ho è sicuramente una Braccialini che mi ha regalato il mio compagno per un compleanno, sapendo quanto sono fissata con quel marchio, non è una di quelle super-artistiche, anche perché costa quanto uno stipendio, ma è la versione più contenuta del fungo. Vi metto le foto.

Fungo Braccialini.

Fungo Braccialini.

La mia tracolla ispirata al fungo.

La mia tracolla ispirata al fungo.

Veniamo a noi ed al post odierno…

La borsa in Epoca Vittoriana.

borsa anticaIn passato le borse erano semplicemente un contenitore per portarsi appresso gli oggetti fondamentali: fazzoletti e soldi.

Le dimensioni erano ridotte, la grandezza era più o meno quella di una pochette o di un portafoglio da donna dei giorni nostri.

I materiali con cui erano fabbricate spaziavano tra cotone, broccato,00239.1L seta o damasco. Internamente erano rivestite da una fodera con chiusura a bottone, clip o tramite cordino.

La parte più importante era la decorazione eseguita all’esterno, più era elaborata e di prestigio e più era pregiata la borsa. Le decorazione era l’unico modo per distinguere le borsette pregiate da quelle a buon mercato.

Queste decorazioni potevano consistere in pizzi e trine disposti a formare varie geometrie oppure in disegni colorati che prendevano vita da perline e fili colorati.

5871.2LSi portavano appese alla spalla o a tracolla. La tracolla era molto fine e fatta d’argento o di stoffa, altrimenti i cordini che si utilizzavano per stringerne i lembi potevano svolgere la funzione di appendino e la si portava appesa al polso accompagnata dal sempre presente ventaglio.

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Tipi di borsa

Le borse erano di due tipi:

65ab9ec914d3a3fa76325c58c6d2c5f4Abbinata all’abito. Erano cucite nello stesso tessuto del vestito, si intonavano con i colori generali della toeletta o erano fatte per essere abbinate espressamente con un vestito di un certo taglio. Di solito venivano utilizzate per le serate mondane e con gli abiti eleganti.

Intercambiabili. Erano di materiali e colori neutri ed abbinabili a tutto. Solitamente venivano utilizzate per i viaggi ed i vestiti di tutti i giorni. Potevano essere in versione estiva o autunnale, ma erano comunque tutte intercambiabili con i vari capi di vestiario.

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Cosa tenevano le donne dell’epoca in borsa?

Ovviamente, essendo lo spazio esiguo, il contenuto era ridotto all’osso.526f6637134b783c58ef53a0fd50454c

Non mancava mai il fazzoletto con le iniziali ricamate.

Anche se per una donna era considerato volgare avere del denaro appresso era notoriamente un’abitudine diffusa, non esisteva però un portamonete, i soldi venivano buttati in borsa e finivano sul fondo.

Inoltre si potevano trovare i guanti, in caso una ragazza fosse obbligata a toglierli o gli occhiali.

$T2eC16hHJG!E9nm3sBWLBQ9q8HhoVg~~60_35Gli occhiali erano un accessorio da usare solo se necessario, venivano considerati un elemento che sfigurava e quindi era quasi impossibile vedere una signora che girava costantemente con gli occhiali indosso.

Raramente poteva capitare che in borsa vi fossero anche taccuino e matita.

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Borse da viaggio

borsa da viaggioLe borse da viaggio erano studiate per contenere il necessario per un viaggio di tre giorni, erano modelli molto robusti e comodi, ideali per i viaggi in carrozza o in treno.

Queste borse possono richiamare nel nostro immaginario le moderne borse da dottori, potevano essere o in pelle o  in tessuto rigido similare a quello dei tappeti. La chiusura era a sovrapposizione o a fibbia e talvolta si poteva trovare una cinghia di cuoio di sicurezza.

Non potevano mancare due comode maniglie per portarle a mano e sicarpet_bags (1) potevano trovare anche corredate di tracolla per chi preferiva non impegnarsi le mani ed avere più libertà di movimento.

Indispensabile era che fossero impermeabili in modo che potessero essere adoperate con condizioni meteo avverse.

Il pregio più grande, rispetto alle comuni borsette, era ovviamente la capienza.

Il design classico della borsa da viaggio vittoriana (ripreso dalle borse da viaggio dei secoli passati) è ancora intramontabile e rappresenta il punto di partenza dei modelli a “bauletto” di Louis Vuitton e Burberry.

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Il museo delle borse

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Il museo delle borse Hendrikye (Tassen Museum Hendrikje o Museum of Bags and Purses) è un museo privato dedicato alla storia della borsa per signora nella cultura occidentale. Ha sede in un 6a00d83451b0bd69e201a73da426c9970dimponente edificio storico sull’Herengracht, ad Amsterdam.

Fu creato in seguito alla donazione della collezione personale di Hendrikje Ivo.

Completamente rinnovato nel 2007, il museo è suddiviso per epoche storiche, dal tardo Medioevo fino al giorno d’oggi. La collezione mostra borse di innumerevoli forme, funzioni, materiali e decorazioni: è formata di più di 4.000 borse, borse a tracolla, sacche, valigie e accessori.

La collezione mostra un’ampia varietà dei modelli esibiti: sacchetti e borse del diciassettesimo secolo, portamuseo-delle-borse-10 lettera e sacchetti incorniciati, reticolati del diciannovesimo secolo, borse a mano del ventesimo secolo.
Alla storia appartengono tanti altri campioni molto belli dell’art Nouveau e dell’art Deco, borse per cosmetici e da utilizzare di sera. Ci sono molte borse in tessuto, costituite da avorio e guscio di testuggine, in metallo, celluloide e altra plastica, in tante varietà di cuoio differenti.

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 La collezione offre un’immagine affascinante della grande varietà di composizione, delle forme e dei materiali, delle decorazioni che la borsa ha avuto nel corso dei secoli. Affianca la collezione storica, quella contemporanea offerta dagli attuali e famosi stilisti come Schiaparelli, Pierre Cardin, Paco Rabanne, Yves San Laurent e le marche ben note come Gucci, Hermès, Dolce & Gabbana, Donna Karan e Judith Leiber, è possibile vedere anche la borsa indossata da Madonna in occasione della prima del film Evita.

Il museo dispone anche di un negozio in grado di offrire un vasto assortimento di borse esclusive, realizzate da ottimi stilisti olandesi, ponendosi come punto di riferimento ideale per la donna in cerca di qualcosa fuori dall’ordinario: borse di cuoio e pelle, da spalla a tracolla a cuscino, a valigietta, Nel sito ufficiale, sono disponibili, accanto a ciascun pezzo, le informazioni sui designer e un loro breve curriculum, prezzi, misure, materiali, modalità di impiego, i colori disponibili, gli accessori come la cinghia, come sono costituite all’interno. Per ordinare e aquistare con la carta di credito è disponibile un’apposito modulo online.

Altre sezioni del sito riprendono accuratamente la galleria fotografica della collezione: per ogni secolo (dal 1600 al 1900, 1950 e 2000) è possibile consultare una raccolta di foto delle borse caratteristiche con una dettagliata descrizione per ciascuna e il relativo riferimento al periodo storico, la composizione e i materiali di cui è costituita.

Oltre alla collezione storica permanente, lo spazio espositivo prevede anche un’area dedicata alle esposizioni temporanee di giovani stilisti olandesi e di altre nazionalità.

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Informazioni e orari

Indirizzo
Herengracht 573, Amsterdam
Phone
+31 (0)20 524 64 52

E-mail: info@museumofbagsandpurses.com

Sito web: http://tassenmuseum.nl/it/

Orario d’apertura
10:00 – 17:00

Chiuso:

1 gennaio, 27 aprile (King’s Day) e 25 dicembre.

Chiusura anticipata:

A dicembre nei giorni 5, 24 e 31 il museo chiuderà alle 16.00

Trasporto Pubblico

Tram: 4, 9 . Nome fermata: Rembrandtplein

Prezzi:

Intero: €9,50
Bambini 0-12 anni libero
13-18 anni € 6,00

Il museo dispone inoltre di un bellissimo ristorante dove sarà possibile pranzare o semplicemente prendere un tè o una cioccolata calda.

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Un tè al ristorante del museo, non lo trovate delizioso?

PS: Lo sapete che esiste anche un galateo delle borse? Se vi fa piacere ve ne parlerò.

Spero che questo articolo sia stato esauriente ed interessante e vi invito a farmelo sapere! Vi invito inoltre, nel caso ci fosse qualcosa che vi incuriosisce, a dirmelo ed a richiedermi di trattare l’argomento. Se volete ringraziarmi è molto gradita la condivisione dell’articolo su facebook tramite l’apposito tasto sotto il post. (Vi ringrazio anticipatamente per il tempo che avete dedicato alla lettura di questo ed altri articoli).

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Via lascio qualche foto del museo.

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35 thoughts on “La Borsa in Epoca Vittoriana ~ Speciale museo delle borse ~ Amsterdam

  1. Un bellissimo post. Adoro fare un tuffo nel passato e tu me lo hai fatto fare. Io la borsa tendo a non utilizzarla, mi impiccia, preferisco tenere la mano ad entrambi i miei bambini e sentirmi libera di correre con loro senza malloppo addosso. 😊

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  5. Io sono mooolto outsider per questo argomento, giacché odio le borse, ma le odio solo riguardo me eh… amo invece i marsupi, oh quanto amo i marsupi, sarà che della mia femminilità poco mi importa fatto sta che ho bisogno di avere le braccia libere e sta striscia su una spalla mi fa diventare idrofoba. Come può la donna essersi evoluta così?
    ^_________^
    I pezzi in questo post sono comunque bellissimi!

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      • Fra le cose vecchie che ho in casa e che appartenevano alla mia famiglia, c’è anche una borsetta da sera completamente ricoperta da ricami di perline minuscole, bianche contornate da altre trasparenti con riflessi giallino/dorati, che formano come un tappeto di ventaglietti. Anche la chiusura di metallo dorato è completamente ricoperta da perline bianche e che formano anche un delicato torchon intorno a tutto il bordo e anche intorno a una piccola placca di porcellana dipinta a fiori, posta al centro della ribaltina di chiusura. La cinghietta è pure ricoperta di perline bianche, anche se ormai qualche filo si è strappato. Apparteneva a una mia prozia. La fodera interna, originariamente in raso bianco, è ormai macchiata dal tempo.

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