Gente che dovrebbe stare a dieta e invece fa la pastiera…

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Ebbene sì! Lo confesso, con la scusa di Pasqua sto peccando!!!

Ieri ho fatto la pastiera, è un dolce che mi piace da morire, non lo faccio quasi mai, ma adesso con l’avvicinarsi della Pasqua non ho potuto farne a meno!

La ricetta che uso di solito è questa:

Pasta Frolla (potete farla o comprarla surgelata/già pronta)

700 gr. di ricotta
400 gr. di grano cotto (si trova in scatola nei supermercati, se non lo trovi lo puoi sostituire con: orzo perlato che va messo a bagno la sera prima e cotto per 30 minuti o del riso a chicco tondo per dolci cotto per circa 20 minuti)
600 gr. di zucchero
1 limone
50 gr. di cedro candito
50 gr. di arancia candita
50 gr. di zucca candita (si chiama”cucuzzata”) oppure altri canditi misti
100 gr. di latte
30 gr. di burro
5 uova intere + 2 tuorli
una bustina di vaniglia
un cucchiaio di acqua di fiori d’arancio
pizzico di cannella (facoltativo, io non la uso perchè la odio a meno che non sia un dolce vero e proprio alla cannella. Tipo nella torta di mele mi fa uscire di testa. Io amo la torta di mele e odio quando chi la fa ci rovescia mezzo barattolo di cannella e la torta non sa più di torta di mele, ma di torta di cannella. La cannella tende a coprire in modo pesante tutti gli altri sapori, se non vi regolate otterrete un dolce che sa solo di cannella, quando c’è scritto un pizzico DEVE essere un pizzico, non mezzo kg).

Pasta frolla:

3 uova
500 gr. farina
200 gr. zucchero
200 gr. burro
scorza di limone

Preparazione:

Su un tavolo disporre la farina e lo zucchero a fontana con al centro il burro ammorbidito, i 3 tuorli d’uovo e la buccia grattugiata di mezzo limone.
Con una forchetta sbattere le uova al centro della fontana incorporando poco alla volta la farina i burro e lo zucchero.
Quando gli ingredienti saranno amalgamati, lavorare la pasta rapidamente senza impastarla, ma soltanto pressandola fino a quando il colore sarà diventato uniforme.
La pasta frolla non va lavorata troppo per non farle perdere la friabilità.
Far riposare, almeno una mezzora,  l’impasto coperto da un tovagliolo bagnato e strizzato.

Se l’avete presa surgelata fate scongelare la pasta frolla a temperatura ambiente.

Versate in una casseruola il grano cotto, il latte, il burro e la scorza grattugiata di 1 limone; lasciate cuocere per 10 minuti mescolando spesso finchè diventi crema.

Frullate a parte la ricotta, lo zucchero, 5 uova intere più 2 tuorli, una bustina di vaniglia, un cucchiaio di acqua di fiori d’arancio, e un pizzico di cannella (facoltativo)

Lavorare il tutto fino a rendere l’impasto molto sottile. Aggiungere una grattata di buccia di un limone e i canditi tagliati a dadi. Amalgamare il tutto con il grano.

Prendete la pasta frolla scongelata, o quella fatta da voi e distendete l’impasto allo spessore di circa 1/2 cm con il mattarello e rivestite la teglia (c.a. 30 cm. di diametro) precedentemente imburrata, ritagliate la parte eccedente, ristendetela e ricavatene delle strisce.

Versate il composto di ricotta nella teglia, livellatelo, ripiegate verso l’interno i bordi della pasta e decorate con strisce formando una grata che pennellerete con un tuorlo sbattuto.

Infornate a 180 gradi per un’ora e mezzo finchè la pastiera non avrà preso un colore ambrato; lasciate raffreddare e, prima di servire, spolverizzate con zucchero a velo.

Consigli: La pastiera è ancora più buona se mangiata qualche giorno dopo. Per questo motivo nella tradizione napoletana in genere si prepara già il venerdì santo o anche il giovedì , così da essere buonissima per Pasqua, con tutti i sapori ben amalgamati.

Può esser ancora conservata altri giorni (almeno 4) rigorosamente fuori dal frigorifero, coperta da un panno bianco di lino (non dalla pellicola), successivamente può essere conservata in frigo per altri giorni.

La pastiera viene infornata nel classico “ruoto” di ferro stagnato o di alluminio, e una volta cotta, essendo fragile e friabile, per conservarla è meglio lasciarla nello stampo.

Alcune persone non gradiscono la consistenza del grano cotto troppo granuloso,  quindi lo frullano appena finito di cuocere nel latte con un frullino a immersione perché diventi liscio e omogeneo.

Il grano cotto generalmente si trova in scatola nei supermercati, oppure lo puoi sostituire con: orzo perlato che va messo a bagno la sera prima e cotto per 30 minuti o del riso a chicco tondo per dolci cotto per circa 20 minuti).

P.S. Una volta cucinata la pastiera, può essere conservata in frigo anche per 4-5 giorni.

P.S. 2 Le cose rosse che vedete sono i canditi all’arancia. O erano arance rosse o ci hanno dato dentro con i coloranti. Di solito cerco di evitare, ma a volte, in mancanza di tempo, trovare il candito perfetto non è proprio semplice.

FONTE: LA PASTIERA

Ovviamente non soddisfatta di aver fatto la pastiera, tanto per aggiungere qualche caloria in più, visto che quelle non erano sufficienti, ho fatto anche le lasagne al pesto!

Dopotutto siamo a Genova.

 

Buon Appetito e Buona Domenica delle Palme!

2015-03-28 19.47.10

24 thoughts on “Gente che dovrebbe stare a dieta e invece fa la pastiera…

    • No sono arance, così c’era scritto sulla confezione. Coloranti a manetta penso, pazienza. Purtroppo qui io difficilmente li trovo buoni, devo avere il tempo di andare al mercato, nei supermercati li trovi spesso non particolarmente pregiati.

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  1. Gente che è a dieta (io) e che è svenuta di fronte alle tue foto della pastiera e …non solo… pure le lasagne al pesto? crudeleeeeeee!!! 😀 Oggi ho fatto la brava e sono rimasta a dieta , ma a Pasqua non farò la brava affatto!!! 😉 Parola di giovane marmotta ligure!!! 🙂

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