Il castello di Neuschwanstein

Sulla strada romantica nello Swartzwald,

Foresta Nera, esiste un posto davvero magico,

Neuschwanstein…

Neuschwanstein-max

Il castello di Neuschwanstein è uno dei simboli della Baviera nonché della Germania nel mondo. E’ il castello delle favole per eccellenza, fatto costruire dal “re delle favole” Ludwig II (1845-1886) a partire dal 1869 su progetto dello scenografo teatrale Christian Jank. L’idea di edificarlo sullo stile delle antiche residenze feudali tedesche venne al monarca dopo essere rimasto quasi folgorato da una visita nel 1867 alla fortezza medievale di Wartburg in Turingia.
Costruito alla fine del XIX secolo e situato nel Sud-ovest della Baviera nei pressi di Füssen, nella località di Schwangau, di fronte al castello di Hohenschwangau.

Meravigliosa vista invernale di Neuschwanstein.

Meravigliosa vista invernale di Neuschwanstein.

Il nome tedesco Neuschwanstein può essere tradotto in italiano come Nuova pietra del Cigno o Nuovo Cigno di pietra, con possibile richiamo all’idea di Nuova roccaforte del Cigno; tale nome è collegato infatti alla sua costruzione nel territorio di Schwangau – Contea del Cigno – avvenuta successivamente rispetto ad altri castelli più antichi.

Commissionato dal re Ludovico II di Baviera come ritiro personale ed omaggio al genio del musicista Richard Wagner da lui particolarmente amato, Ludovico pagò per la costruzione del palazzo coi propri fondi senza accedere al tesoro di Stato. Il re amava rimanere isolato dal mondo e questo luogo era divenuto per lui un rifugio personale, ma dopo la sua morte nel 1886 esso fu aperto subito al pubblico, desideroso di visitare quello che veniva decantato come un progetto fantasioso.

Ha ispirato i castelli delle fiabe della Walt Disney, che lo prese a modello per alcuni tra i suoi più celebri film d’animazione: Biancaneve e i sette nani, Cenerentola, La bella addormentata nel bosco, Raperonzolo. Ha ispirato il castello di Pandora della serie anime I Cavalieri dello zodiaco, ad esclusione di Episode G. Nel castello sono stati ambientati innumerevoli film, ad esempio era il “palazzo di Vulgaria” nel film Chitty Chitty Bang Bang.

Può essere annoverato fra i castelli e le fortezze più visitati in Europa: circa 1,4 milioni di visitatori all’anno, di cui 6000 al giorno solo in estate.

Negli ultimi anni è stato proposto per le sette meraviglie del mondo moderno ed è il soggetto di numerosi puzzle e poster. Nel 2013 ne è stato completato il restauro dopo 13 anni dall’inizio dei lavori.

Ingresso castello

Ingresso castello

INTERNO

Una volta completato, il palazzo presentava 200 stanze interne, incluse aree per gli ospiti e per la servitù, oltre ad aree di servizio e per la logistica. Ad ogni modo, alla morte di Ludovico II, solo 15 stanze erano state completamente terminate. Nel primo piano, il palazzo accomodava le stanze amministrative e della servitù. Le stanze ufficiali del sovrano occupavano tre piani di cui il quarto era quasi completamente assorbito dalla Sala dei Cantori.

Malgrado l’aspetto neogotico, il palazzo venne riempito di tutti i comfort e le innovazioni tecniche conosciute alla fine del XIX secolo.

Tra le curiosità più rilevanti vi era un sistema elaboratissimo di campanelli per la servitù e numerose linee telefoniche. Le cucine si servivano di camini Rumford che erano in grado di autoregolarsi sul calore e la cui aria calda era utilizzata per il riscaldamento centralizzato del castello.

Le toilettes disponevano di acqua corrente con scarico automatico.

La stanza più grande del palazzo è certamente la Sala dei Cantori, seguita per estensione dalla Sala del Trono. La Sala dei Cantori (27 x 10 m) è collocata ad est, al

Sala dei cantori

Sala dei cantori

quarto piano, proprio sopra gli appartamenti reali. Essa venne concepita come l’unione di due stanze presenti nel castello di Wartburg: la Sala dei Cantori e la Sala da Ballo. Questo fu il progetto favorito del re per questo palazzo. La stanza, di forma rettangolare, è decorata con scene tratte dalle storie di Lohengrin e Parsifal. Il lato più lungo è terminato da una galleria coronata da una tribuna, sempre sul modello di quella di Wartburg. Il lato ovest è terminato da un palco con una serie di arcate conosciuto come sängerlaube. La Sala dei Cantori non venne concepita per accogliere le feste di corte ma piuttosto come la Sala del Trono, essa appariva più come un monumento calpestabile all’amore ed alla cultura cavalleresca tipici del medioevo. La prima performance in questa sala ebbe luogo nel 1933 in occasione del 50º anniversario della morte di Wagner.

Sala del trono

Sala del trono

La Sala del Trono, (20 x 12 m), è situata nell’ala ovest del castello. Con la sua altezza di 13 metri essa occupa sia il terzo che una parte del quarto piano. Julius Hofmann la modellò sulla base della Allerheiligen-Hofkirche della Residenza di Monaco. Su tre lati è circondata da arcate colorate che culminano in un abside ove si trovava il trono regale, quasi a riprendere le forme di una chiesa. L’abside stesso, infatti, era circondato dalle figure di Gesù e dei Dodici apostoli, oltre che dalle rappresentazioni di sei re canonizzati (San Luigi IX di Francia, Santo Stefano d’Ungheria, Sant’Edoardo il Confessore d’Inghilterra, San Venceslao di Boemia, Sant’Olav di Norvegia e l’imperatore Sant’Enrico II il Santo), proprio perché per Ludovico II la regalità era sacra ed egli era intenzionato a far apparire questo luogo come un posto sacro. Gli affreschi vennero realizzati da Wilhelm Hauschild. Il mosaico del pavimento fu completato dopo la

Abside sala del trono

Abside sala del trono

morte del re e nella sala si trovano candelieri in ottone e cristalli di Boemia a riprendere forme bizantine così da conferire ulteriore parvenza sacrale alla stanza.
Oltre alle grandi sale cerimoniali, vi erano molte sale più piccole create espressamente ad uso di Ludovico II.

Gli appartamenti reali sono posti al terzo piano del palazzo e sono composti da otto stanze, arredate spesso con mobili alla moda e comodi dal momento che Ludovico II riteneva che la vita del monarca tra pubblica e privata potesse essere largamente separata. Anche gli affreschi interni, le tappezzerie, il mobilio ed altri oggetti in genere rimandano ai temi favoriti del re: la leggenda del graal, le opere di Wolfram von Eschenbach, e quelle di Richard Wagner.

salotto

Salotto

Il Salotto è adornato con scene della leggenda di Lohengrin. Di fianco si trova stanza che ospita una piccola grotta artificiale che costituisce un passaggio verso lo studio privato del re. Questa stanza, inusuale ed originale, era dotata anche di una piccola cascata artificiale, connessa ad una piccola serra. Riprendendo la grotta di Hörselberg, essa è collegata al Tannhäuser di Wagner, le cui scene vengono poi riprese anche nella decorazione dello studio adiacente. Nel parco del Palazzo di Linderhof il re aveva già installato una grotta simile ma di dimensioni maggiori. Di fronte allo studio si trova la Sala da Pranzo, adorna di temi dell’amor cortese. La sala da pranzo era collegata alle cucine (che si trovavano tre piani più in basso) attraverso un ascensore di servizio per portare le vivande ancora calde in tavola.

La Camera da letto del Re adiacente alla Sala da Pranzo e la Cappella del palazzo sono le uniche stanze progettate

Sala da pranzo

Sala da pranzo

interamente in stile neogotico. La Stanza da Letto del re è dominata da un grande letto adorno di un complesso baldacchino ad intaglio che richiese la perizia di oltre quattordici ebanisti al lavoro per realizzare i numerosi pinnacoli che lo abbelliscono. Fu in questa stanza che Ludovico II venne bloccato e deposto nella notte tra l’11 ed il 12 giugno 1886. L’adiacente cappella, consacrata a San Luigi, riprende il nome del fondatore del castello.

Studio

Studio

Le stanze della servitù alla base del palazzo sono più spoglie e rifornite di mobilio massiccio in quercia, oltre a dei letti. Delle finestre con vetri opachi separano queste stanze dal corridoio che conduce poi agli scaloni interni, di modo che il re potesse entrare ed uscire dal castello senza essere visto. Alla servitù era vietato accedere allo scalone d’onore che conduceva agli appartamenti superiori, mentre per essa erano previste scale secondarie.
Tutte le sale sono decorate con motivi wagneriani ad eccezione della sala del trono. Pur essendo priva del trono (Ludovico II di Baviera morì prima che il trono venisse completato), la sala possiede un’atmosfera sacrale a somiglianza di una cappella palatina. I motivi decorativi sono ispirati dall’arte bizantina.

Una delle stanze del castello riproduce, in maniera molto realistica, una grotta con tanto di stalattiti e stalagmiti e, durante il regno di Ludovico II di Baviera, una cascata.

Castello Hohenschwangau

Castello Hohenschwangau

Il Re ~ Com’è nato il castello?

Cos’ha ispirato Ludwig? Il giovane principe, figlio di Maximilian II, viveva una vita regolata da schemi molto rigidi, ha abitato per tutta la sua infanzia nel vicino

Camera da letto del Re

Camera da letto del Re

castello di Hohenschwangau, che suo padre aveva ricostruito in stile gotico. Il nome del castello vuol dire: castello di Contea del Cigno alta, ed il castello è riccamente decorato con scene tratte dalle leggende medievali e poesie inclusa quella di Lohengrin, Cavaliere del cigno.

La storia del Cavaliere del cigno, è una leggenda medievale su un misterioso salvatore che arriva su una barca a forma di cigno per difendere una damigella, con la sola condizione che lei non avrebbe mai dovuto chiedergli il suo nome.

Lohengrin è un personaggio letterario del ciclo arturiano, figlio di Parsifal.

Salotto altra visuale

Salotto altra visuale

Le gesta di Lohengrin le troviamo in una leggenda medievale tedesca celebre per aver ispirato l’omonima opera di Wagner. Chiamato il Cavaliere del Cigno, era figlio di Parsifal e Conduiramour. Un giorno Lohengrin fu chiamato, in qualità di servitore del Sacro Graal, a difendere Elsa di Brabante, che sarebbe poi divenuta sua moglie. Elsa era ingiustamente accusata di aver ucciso il fratello, così Lohengrin sfidò a duello Friedrich, l’accusatore, e vinse. Lohengrin sposò Elsa strappandole la promessa di non chiedergli mai il suo nome. Infatti Parsifal, prima che Lohengrin partisse per salvare Elsa, gli disse che se ella gli avesse chiesto di svelare la sua identità, questi avrebbe dovuto far ritorno a casa. Ma Elsa era troppo curiosa e timorosa nell’adempiere ai doveri coniugali di sposa e non seppe trattenersi dal fargli la fatale domanda. Lohengrin la accompagnò nella grande sala e, in presenza di tutti i cavalieri, le rivelò la sua identità. Dopo averle detto chi era, le disse che avrebbe dovuto lasciarla, per far ritorno alla Montagna Sacra, così salì su una barca a forma di cigno e scomparve.

Particolare del dipinto in salotto: L'arrivo di Lohengrin nel Brabante, dipinto murale nel Salone, August von Heckel, 1882/83.

Particolare del dipinto in salotto: L’arrivo di Lohengrin nel Brabante,
dipinto murale nel Salone, August von Heckel, 1882/83.

Fa la sua prima apparizione nel Parzival di Wolfram von Eschenbach; in quest’opera Lohengrin si mette alla ricerca del Graal, guidato da un cigno. La grafia del nome adottata da von Eschenbach ha suggerito una possibile identificazione del cavaliere della tradizione germanica con Garin le Loherain, protagonista di una delle cinque canzoni della gesta dei Lorenesi.

Personaggio molto amato dalla cultura germanica, Lohengrin deve oggi la sua popolarità soprattutto all’omonima opera lirica di Richard Wagner (1848)

Il cigno era inoltre il simbolo dei cavalieri di Schwangau.

Il giovane Ludwig aveva una fervida fantasia ed aveva immedesimato se stesso in  Lohengrin, inoltre era fortemente attratto dall’atmosfera romantica delle montagne, Hohenschwangau gli dava la possibilità di sfuggire alla realtà che gli stava stretta. Crescendo era diventato un grandissimo ammiratore di Wagner e come abbiamo visto Wagner propose appunto un’opera lirica dedicata a Lohengrin.

Quando a diciotto anni diventò Re Ludovico II uno dei suoi primi ordini fu di andare a chiamare Wagner, lo salvò da una crisi finanziaria dandogli la possibilità di creare nuove opere.

Servizio da toiltte, notare il motivo del cigno che ritorna sempre.

Servizio da toiltte, notare il motivo del cigno che ritorna sempre.

Nel 1866 la Baviera, alleata con l’Austria, aveva perso la guerra contro la Prussia, in fase espansiva. La Baviera fu costretta ad accettare un'”alleanza difensiva e offensiva” che in caso di guerra toglieva al re la facoltà di disporre del suo esercito. Con ciò, a partire dal 1866, Ludovico II non era più un sovrano nel pieno esercizio delle sue funzioni. Questa limitazione rappresentò la peggior disgrazia della sua vita. Nel 1867 iniziò a progettare, con i suoi castelli, un regno tutto suo nel quale agire e potersi sentire come un vero re.

Tutte le sale sono decorate con motivi wagneriani ad eccezione della sala del trono. Pur essendo priva del trono (Ludovico II di Baviera morì prima che il trono venisse completato), la sala possiede un’atmosfera sacrale a somiglianza di una cappella palatina. I motivi decorativi sono ispirati dall’arte bizantina.

Re Ludovico II era un re bavarese amante della bella vita, disinteressato alla politica, spendaccione e sognatore. Impegnò tutto il suo patrimonio nella costruzione del castello, sovraintendendo ai lavori direttamente dal castello in cui ha trascorso l’infanzia, il vicino castello di Hohenschwangau. Nonostante ciò egli abitò per poco tempo e molto di rado in questa residenza. Diverse parti del castello mostrano elementi architettonici volutamente incompiuti oppure installazioni del gusto baroccheggiante. Venne dichiarato pazzo dal Consiglio di Stato, (senza nemmeno una visita medica), fu imprigionato e da lì a breve affogò, a soli 41 anni, in circostanze mai del tutto chiarite.

Vista del castello dal Ponte di Maria ~ Marienbrücke

Vista del castello dal Ponte di Maria ~ Marienbruecke

Ludovico, sospettando il complotto a suo danno, ordinò al custode del castello di interdire le visite dei curiosi dopo la sua morte. Il castello di Neuschwanstein doveva essere infatti una residenza riservata al re e ad una ristrettissima cerchia di persone. Poche settimane dopo la morte del sovrano, il castello aprì le sue porte ai visitatori. È tuttora uno dei luoghi più visitati della Germania, in ogni stagione dell’anno.

Vicino a Neuschwanstein si trova la gola di Pöllat, sormontata da un ponte, Marienbrücke, alto 90 metri dal quale si può godere di una splendida vista sul castello e sulle montagne bavaresi.

Biglietti di ingresso / Prenotazioni

Il castello di Neuschwanstein

Il castello di Neuschwanstein

I biglietti di ingresso per il castello di Neuschwanstein possono essere acquistati solo presso la biglietteria (Ticketcenter) nella località di Hohenschwangau, situata al di sotto del castello.

Per questa ragione è consigliabile acquistare i biglietti di ingresso prima di procedere verso il castello.

Percorso da seguire da Hohenschwangau al castello

Il biglietto di ingresso per una visita guidata del Castello è valido per un determinato orario, le visite guidate iniziano puntualmente.

E’ fondamentale mettersi in marcia verso il Castello calcolando il tempo necessario per raggiungerlo, poiché i visitatori che giungeranno in ritardo non saranno più ammessi alla visita stessa.

PRENOTARE/ACQUISTARE BIGLIETTI DI INGRESSO:

Biglietteria

Biglietteria

Sito: Prenotare biglietti di ingresso online

Telefono +49 (0) 83 62 – 9 30 83-0

Mail info@ticket-center-hohenschwangau.de

Fax +49 (0) 83 62 – 9 30 83-20

Biglietteria / Ticketcenter
Neuschwanstein-Hohenschwangau
Alpseestraße 12, 87645 Hohenschwangau

Orari di apertura biglietteria

Vendita biglietti alla biglietteria (Ticketcenter)
da aprile a 15 ottobre: dalle 8 alle 17
da 16 ottobre a marzo: dalle 9 alle 15

Orari di apertura del castello Neuschwanstein

dal 28 marzo al 15 ottobre: dalle 9 alle 18
dal 16 ottobre al 27 marzo: dalle 10 alle 16
NB: aperto tutti i giorni eccetto 1º gennaio, 24, 25 e 31 dicembre.

Tariffe di ingresso 2015

Prezzo intero: 12 euro
Prezzo ridotto: 11 euro
Ingresso libero per i bambini e i ragazzi al di sotto dei 18 anni.

Biglietto cumulativo “Königsticket”

per la visita ai castelli di Neuschwanstein e Hohenschwangau in uno stesso giorno: 23 euro (intero) o 21 euro (ridotto)

Biglietto cumulativo “Königsschlösser”
(“Castelli reali”): 24 euro
Il biglietto ha una validità di sei mesi e dà diritto a una visita ai Castelli di Herrenchiemsee, Linderhof e Neuschwanstein.

NOTE:

Purtroppo non è possibile vistare il castello da soli, i gruppi sono tutti da 20/30 persone e si procede molto spediti. Sebbene la guida sia buona e si possa usufruire,

Il castello di Neuschwanstein

Il castello di Neuschwanstein

compreso nel prezzo, dell’audioguida nella vostra lingua, non c’è la possibilità di soffermarsi più del dovuto ad osservare le cose, il giro è ben strutturato e da comunque la possibilità di farsi un’idea dell’opulenza del posto.

Purtroppo all’interno di tutto il castello è VIETATO fare foto, quindi dovrete affidare i vostri ricordi ad un altro mezzo.

Il castello è in perfette condizioni e la vista che si può godere dalle sue finestre è qualcosa di inimmaginabile .

All’esterno si può fotografare il castello dalla base, (di sera molto suggestivo), e tutta la vallata con i laghi, molto bello.

Di fianco all’uscita sulla sinistra c’è il sentiero che porta al ponte di Maria, (Marienbrücke). Dopo pochi minuti di passeggiata sul sentiero vi troverete su questo ponte molto suggestivo, poco consigliato a chi soffre di vertigini, che attraversa la gola di  Pöllat  e vi offrirà la vista più suggestiva del castello, d’inverno un castello da favola incastonato nella neve, d’estate un sogno sospeso in mezzo alle verdi gemme della Foresta Nera.

Come Raggiungere il Castello

Ponte di Maria ~ Marienbrücke

Ponte di Maria ~ Marienbrücke

Si può salire in cima a piedi, con il servizio bus navetta da Schwangau  oppure con una romantica carrozza.

A piedi
Potete raggiungere il Castello a piedi in circa 30-40 minuti dalla biglietteria (1,5 km circa, con una notevole pendenza).

Le birrerie presenti alla base del sentiero che porta al castello sono caratteristiche e meritano una visita, se avete la possibilità di camminare almeno un viaggio fatelo a piedi, se non ve la sentite per la salita fatelo almeno in discesa, è una passeggiata immersi in mezzo a un sogno.

Con carrozze trainate da cavalli

La scelta più romantica in assoluto, regala una grandissima emozione, se c’è freddo copritevi.

Partenza: Hotel Müller, nella Alpseestrasse, a Hohenschwangau

NB: A causa dello spazio limitato le carrozze non possono raggiungere direttamente il Castello. Dal punto di arrivo delle carrozze, situato al di sotto del Castello, si devono percorrere ancora 300 metri, cioè 5-10 minuti a piedi in salita, per raggiungere l’ingresso.

Tariffe: salita 6,- Euro / discesa 3,- Euro (aggiornato al 1° giugno 2014)

I biglietti sono in vendita direttamente al punto di stazionamento delle carrozze.

Le carrozze effettuano il servizio tutto l’anno e fanno la spola, in caso di richiesta, cioè senza un orario prestabilito, fra l‘Hotel Müller e il Castello di Neuschwanstein.

Carrozza per il castello.

Carrozza per il castello.

Purtroppo non è possibile fare delle prenotazioni.

Le carrozze non effettuano il servizio in caso di strade innevate e ghiacciate.

Il servizio di carrozze non viene gestito dall’Amministrazione Bavarese dei Castelli, bensì da un’impresa autonoma.

Con il bus navetta
Partenza: Schlosshotel Lisl, nella Neuschwansteinstrasse

Per ragioni di spazio gli autobus non possono arrivare direttamente fino al Castello, ma percorrendo la Bleckenaustraße giungono fino al punto panoramico Jugend (Marienbrücke/Ponte di Maria) al di sopra del Castello. Da lì si percorrono a piedi in discesa (12% circa di dislivello) altri 600 metri, cioè 10-15 minuti, per raggiungere l’ingresso del Castello. ATTENZIONE: Sentiero non adatto a persone con difficoltà motorie.

Tariffe: salita 1,80 Euro / discesa 1,- Euro / Salita e discesa 2,60 Euro
(aggiornato al 1° giugno 2014)

Gli autobus effettuano il servizio per tutto l’anno e fanno la spola, in caso di richiesta, cioè senza un orario prestabilito, fra l’albergo “Schlosshotel Lisl” e il Castello di Neuschwanstein.

I biglietti possono essere comprati sull‘autobus.

Purtroppo non è possibile fare delle prenotazioni.

L’autobus non effettua il servizio in caso di strade innevate e ghiacciate.

Come per il servizio di carrozze il servizio di autobus non viene gestito dall’Amministrazione Bavarese dei Castelli, bensì da un’impresa autonoma.

QUI  informazioni sul servizio di autobus

WEB CAM castello

VIDEO SUL CASTELLO

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37 thoughts on “Il castello di Neuschwanstein

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    • Per le foto mi son sbattuta a cercarle in giro sui siti ufficiali, purtroppo dentro il castello è vietatissimo fare foto, proprio proibito, tipo ti tagliano le mani. Uno che conosco mi ha raccontato che ci ha provato di nascosto e tra un po’ lo sbattono fuori dalla visita guidata. Poi sai lì ti va anche a seconda della guida che ti capita, se è magnanima o meno. Meglio non rischiare i tedeschi sono un po’ meno “a stretta di mano” rispetto a noi. Guarderò volentieri i tuoi articoli sulla Germania.

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