Il Ventaglio ~ Moda e usi nel tempo
L’uso del ventaglio risale a moltissimo tempo fa, in questo articolo vedremo come nel tempo è passato da strumento per rinfrescarsi o scacciare gli insetti ad accessorio di gran moda prettamente femminile.
In Giappone il ventaglio era utilizzato dagli uomini: in guerra, durante le battaglie, con esso i comandanti trasmettevano segnali e all’occorrenza si trasformava in arma poiché le stecche erano in ferro.

RARO VENTAGLIO PUGNALE DI PROBABILE PRODUZIONE INGLESE, CON ELSA IN FILIGRANA E DECORI IN ARGENTO. IMPUGNATURA IN METALLO PLACCATO. 1860/70 CA. CM.28. CM.19 COCCARDA APERTA. (immagine di proprietà di: http://www.ventagli.org/)
Anche in Occidente, almeno fino a tutto il XIX secolo, gli uomini usavano il ventaglio.
Il lusso sfrenato che talvolta questi oggetti raggiunsero indusse il Senato della Repubblica Veneta, più volte, ad emanare leggi che impedissero l’uso di materiali eccessivamente preziosi.
Nel ‘600 il ventaglio attrasse non pochi artisti famosi, fra i quali Carracci e Bosse: essi lasciarono incisioni e disegni. Durante questo secolo nacquero corporazioni di artisti ed artigiani, patrocinate in Francia dal Re Sole, ed in Inghilterra dalla Regina Anna Stuart.

RARO VENTAGLIO PUGNALE DI PROBABILE PRODUZIONE INGLESE, CON ELSA IN FILIGRANA E DECORI IN ARGENTO. IMPUGNATURA IN METALLO PLACCATO. 1860/70 CA. CM.28. CM.19 COCCARDA APERTA. (immagine di proprietà di: http://www.ventagli.org/)
Nel XVIII secolo anche i miniatori di porcellana si cimentarono nella pittura sulla pagina del ventaglio, divenuto un oggetto indispensabile per l’etichetta di corte.
Del resto durante il XVIII ed il XIX secolo le dame della nobiltà e dell’alta borghesia possedevano molti esemplari da utilizzare nelle svariate occasioni della giornata indipendentemente dal clima, i ventagli scandivano la vita delle donne più abbienti: ve ne erano per sancire un fidanzamento, nella “corbeille de marriage” (corredo), per la presentazione a corte, per festeggiare la nascita dei figli, per gli eventi luttuosi.
Nel ‘700 ve ne erano anche da usare in chiesa, oppure per divulgare le danze più alla moda, con le piantine dei teatri ed i nomi dei proprietari dei palchi, come “carnet de bal”, come mappe geografiche.
Sono giunti a noi anche rari esempi di ventagli da bambina e da bambola, alcuni in materiali preziosi.

DUE VENTAGLI, UNO DA BAMBINA IN PIUME DI OCA DECORATE CON ORO E MONTATURA IN LEGNO TINTO DI BIANCO CON FIOCCHINO IN SETA APPLICATO SU UNA GUARDIA, L’ALTRO FORSE DA BAMBOLA IN PIUME VARIOPINTE (PAPPAGALLO?) E MONTATURA IN CELLULOIDE TIPO TARTARUGA BIONDA. 1905/10. BIANCO CM. 12 X 19 – STECCHE 10 + 2; ROSSO CM. 11 x 17,5 – STECCHE 8 + 2. (immagine di proprietà di: http://www.ventagli.org/)
Come per le madri, l’etichetta imponeva l’utilizzo di tale accessorio, spesso di forma identica, anche alle figlie, e di conseguenza ne erano corredate anche le loro bambole.
All’epoca della Rivoluzione Francese i ventagli furono un tramite per divulgare alle masse alcuni eventi salienti e la storia dei personaggi importanti. Alcuni erano controrivoluzionari e quindi vietatissimi, perché inneggiavano a Luigi XVI ed alla famiglia reale: essi sono assai rari.
Insieme alla moda del costume variarono la dimensione e la foggia dei ventagli.
La pagina era spesso dipinta su pelle lavorata in modo da diventare sottilissima, e denominata “pelle di cigno”.
A differenza degli europei, i cinesi dipinsero le pagine solo su carta e seta. Erano eccezionali intagliatori di avorio, tartaruga, madreperla, eccellenti laccatori e abili nel lavorare e smaltare la filigrana. Un tipo molto comune era il “Cento facce”: sulla pagina venivano rappresentate scene di corte o di vita, dove gli abiti dei personaggi erano in seta ritagliata ed applicata, le testine in avorio dipinto.
L’Italia, dopo aver dettato legge in materia di ventagli nel XV e XVI secolo, ed essere stata in seguito surclassata da Francia ed Inghilterra, meglio organizzate e competitive, tornò ad imporre un proprio stile nel XVIII secolo con esemplari prodotti a Milano, Venezia, Firenze, Roma e Napoli.

V. PIEGHEVOLE INGLESE PRODOTTO PER L’ESPOSIZIONE ITALIANA A LONDRA NEL 1888. PAGINA DOPPIA IN CARTA, IL FRONTE STAMPATO CON LE IMMAGINI DEL RE D’ITALIA UMBERTO I, DELLA REGINA MARGHERITA, DEGLI STEMMI DEI SAVOIA E DELLA CASA REALE INGLESE. IL RETRO IN CARTA SU FONDO ORO. MONTATURA IN LEGNO DORATO ED INTARSIATO. ARCHETTO ED OCCHIELLO IN METALLO DORATO. 1888. CM. 63 x 34 (immagine di proprietà di: http://www.ventagli.org/)
I più ambiti, subito riconoscibili, furono quelli con vedute urbane, archeologiche e paesaggistiche denominati “Grand Tour”. Essi venivano acquistati come ricordo dei viaggi che la nobiltà compiva nell’Europa del sud, con tappa obbligata in Italia.
La durata di tali spostamenti di cultura ed istruzione variava dai due ai cinque anni.
Nel 1700 fu anche ideato un linguaggio “a distanza”, per trasmettere specifici messaggi a seconda del modo in cui il ventaglio veniva tenuto, aperto o mostrato. Esso fu codificato nel XIX secolo,e fu molto utile alle dame per fissare appuntamenti segreti, ma anche per i giochi di società.
(approfondiremo dopo questa parte).
Seguendo l’uso di realizzare ventagli per conservare memoria di viaggi o di eventi regali, storici e politici furono prodotti esemplari che celebravano anche eventi sportivi

RARO VENTAGLIO-PIANTINA DI PARIGI, CON LE LINEE DI OMNIBUS, TRAMWAY E FERROVIA METROPOLITANA. L. JOLY EDITORE. 1905 CA. CM. 23,3 x 57,5.(immagine di proprietà di: http://www.ventagli.org/)
oppure le famose Esposizioni Universali, da qui alla realizzazione di ventagli pubblicitari, il passo è breve.
Oggi i ventagli vengono prodotti spesso con materiali scadenti, non facendo più parte del guardaroba femminile già da molti decenni: la frenesia della vita moderna ed il necessario adattamento dell’abbigliamento hanno fatto sì che tale accessorio divenisse desueto. Negli ultimi tempi dobbiamo però notare un nuovo impulso segnato da una rinascita del collezionismo e dell’interesse di artisti contemporanei di qualità verso questo prezioso oggetto.
Il Ventaglio ~ Linguaggio Segreto
Il Ventaglio, accessorio quasi indispensabile per poter trovare un po’ di sollievo in ambienti sovraffollati e mal areati come dovevano essere soprattutto le sale da ballo o i teatri in quelle epoche, visto che gli stretti corpetti imposti dalla moda già davano poca possibilità alle signore di respirare in modo corretto, aveva però una funzione che andava ben oltre il suo scopo primario e poteva giocare un ruolo importante nel corteggiamento amoroso.
Nel diciannovesimo secolo la libertà di comunicazione di una donna era fortemente limitata dalle convenzioni sociali. Secondo la credenza popolare le donne avrebbero sviluppato un linguaggio ‘segreto’ con i ventagli.
Tuttavia molti storici confutano questa idea, suggerendo che è poco più di un concetto romantico senza alcuna base storica. Vero o no, la storia dei ventagli è lunga e interessante, e sono ancora molto popolari in molti luoghi del mondo.
A questo proposito vorrei spendere due parole per chiarire come la penso al riguardo: attribuire veridicità o meno a questo presunto “codice” sembra possa portare giudizi negativi a chi ne parla da parte di esperti del ventaglio.
Innanzitutto io non voglio considerarmi un’esperta ne tantomeno vantare un’estrema e approfondita conoscenza, ma penso che se per codice s’intende un numero limitato di segnali conosciuti dalle dame del XVIII° secolo, (e anche dai signori uomini), allora sono certa che sì, in fondo si può parlare di codificazione coeva alla sua nascita, se parliamo delle migliaia di ipotesi attribuite con il passare degli anni concordo che tante possano apparire come mere trovate pubblicitarie o addirittura ingigantite, oggi a posteriori, rifacendosi alla mentalità romantica dell’epoca.
Per quanto riguarda il linguaggio “segreto” del ventaglio, molti credono che potrebbe essere stato tramandato da donna a donna – anche da madre a figlia – al fine di comunicare con l’altro in situazioni in cui la conversazione non era ritenuta corretta, così come quando ci si trovava dinanzi a potenziali pretendenti in situazioni sociali.
Durante l’età Vittoriana, le donne dovevano comportarsi sempre con molta discrezione in pubblico, infatti, qualsiasi comunicazione diretta di sentimenti o emozioni tra uomini e donne era considerata inappropriata.
Questo rendeva estremamente difficile per una donna rendere manifesti i suoi desideri per quanto riguarda l’accettabilità di un particolare corteggiatore. In definitiva il linguaggio del ventaglio consentiva a una donna di trasmettere i suoi desideri e sentimenti ai potenziali pretendenti senza tradire il rigoroso codice di etichetta sociale.
Ventaglio appoggiato sul cuore: voglio parlarti.
Ventaglio chiuso appoggiato all’occhio destro: quando potrò rivederti?
Ventaglio chiuso agitato minacciosamente: non essere impudente!
Ventaglio mezzo aperto appoggiato alle labbra: hai il permesso di baciarmi.
Coprire l’orecchio destro col ventaglio aperto: non tradire la mia fiducia.
Nascondere gli occhi dietro il ventaglio aperto: ti amo.
Chiudere lentamente un ventaglio aperto: prometto di sposarti.
Sventolarsi lentamente: sono sposata.
Aprire e chiudere il ventaglio più volte: sei crudele.
Tenere il ventaglio davanti al viso: seguimi.
Rigirarsi il ventaglio nella mano sinistra: siamo osservati.
Ventaglio appoggiato all’orecchio sinistro: gradirei che ti togliessi di torno.
Tenere un ventaglio aperto nella mano sinistra: vieni a parlarmi.
Aprire del tutto un ventaglio: aspettami.
Appoggiare il ventaglio dietro la testa: addio.
Il Ventaglio ~ Storia

Flabello di Tutankhamon privo di piume, in legno dorato, paste vitree e lungo 125 centimetri. Sono presenti i cartigli, l’uas ed lo shen. (fonte Wikipedia)
Il ventaglio trae le sue origini dall’antico Egitto dove si usava per rinfrescare o proteggere il faraone dagli insetti e per la purificazione delle statue divine da parte dei sacerdoti.
I primi esemplari erano formati da piume di struzzo e avorio.
I ventagli rigidi hanno avuto origine nell’Estremo Oriente (Cina, India ed Egitto) quasi cinquemila anni fa e sono stati portati in Europa durante le crociate. Sono stati prodotti per il mercato europeo soprattutto in Francia, anche se in Spagna, l’abanicos, (ventaglio a mano), faceva parte di quella cultura.
I ventagli pieghevoli sono originari del Giappone e sono diventati molto popolari anche in Europa.
Sebbene la maggior parte dei ventagli a mano siano stati originariamente progettati per scopi pratici come rinfrescare o respingere gli insetti, e quindi anche come accessorio di moda popolare, con il tempo sono stati disegnati per molte altre ragioni.
Ad esempio: la commemorazione di un importante evento sociale/politico, per la propaganda politica, la pubblicità, come promemoria di vacanza e anche come mappe; alcuni avevano enigmi e/o indovinelli su di loro per rendere gli eventi noiosi più interessanti.
Il Ventaglio ~ Parti di un ventaglio pieghevole

V. BRISE’ AMERICANO IN CELLULOIDE. E’ ACCOMPAGNATO DA UNA LUNGA CATENA DOPPIA DELLO STESSO MATERIALE, DA UN CARNET DE BAL E DA UNA PICCOLA PENNA IN ORO 9 KT CON AMETISTA. IL VENTAGLIO ED IL CARNET VENNERO OFFERTI IN OCCASIONE DEL JUNIOR PROME DELLA PURDUE UNIVERSITY DI LAFAYETTE – INDIANA, CHE SI TENNE IL 18 APRILE 1913. SULLA COPERTINA DEL CARNET, SEMPRE IN CELLULOIDE, SONO APPLICATE DUE LETTERE GRECHE IN METALLO: THETA XI. LA THETA XI E’ UNA DELLE PIU’ ANTICHE CONFRATERNITE DEL NORD AMERICA. FU FONDATA IL 29 APRILE 1864 ED E’ L’UNICA NATA DURANTE LA GUERRA CIVILE. FRA LE UNIVERSITA’ FONDATE DALLA CONFRATERNITA POSSIAMO CITARE ANCHE LA YALE UNIVERSITY. 1913. CM 13,5. MAX APERT. CM 23,5. CARNET CM 6 x 9. CATENA (doppia) CM 61. STECCHE 16+2. (immagine di proprietà di http://www.ventagli.org/)
Pagina: detta anche foglia, è la parte pieghettata di carta, pelle o di tessuto che può essere singola o doppia.
Montatura: è la parte in materiale rigido del ventaglio che costituisce da sola il ventaglio detto brisè (unita da un nastrino di seta).
Guardia: sono le due stecche laterali, più ampie e solide.
Stecca: sono i raggi o sostegni racchiusi tra le guardie.
Testa: è la parte estrema delle stecche, dove è inserito il rivetto.
Rivetto: è il segmento metallico che riunisce le stecche e le guardie del ventaglio, che consente a loro di dispiegarsi.
Occhiello o bottone: è la ribattitura del rivetto che a volte è ricoperto con un anellino di avorio, osso o di metallo.
Archetto:si chiama così l’anello che si trova inserito alle due estremità del rivetto.
Montante: si tratta della parte non visibile della stecca (in un ventaglio a doppia pagina) che può essere anche di un materiale diverso dalla stecca. In un ventaglio a pagina singola il montante e visibile.
Fronte e recto:le due parti della pagina. Normalmente il recto è dipinto sommariamente.
Altezza totale: è la misura totale del ventaglio dalla testa alla fine della guardia.
Altezza pagina: è la misura della pagina in verticale.
Il Ventaglio ~ Curiosità
Il ventaglio per una Maiko e una Geisha è un oggetto prezioso ed importante, alcuni hanno anche un significato particolare e vengono dati alle artiste che si esercitano nella danza a seconda del grado di preparazione che raggiungono.
C’è una curiosità divertente su Mineko Iwasaki e il Principe Carlo, nel suo libro infatti, “Storia proibita di una geisha”, si apprende che durante una visita del Principe Carlo in Giappone lei lo incontrò.
Durante questo incontro, in cui lei utilizzava il ventaglio per farsi aria, Carlo le chiese se lo poteva vedere e lei glielo porse per cortesia. A questo punto, senza chiederle né il permesso, né se fosse interessata Carlo prese una penna e autografò il ventaglio “Carlo 1970”. Mineko inorridì davanti a quel gesto e chiese al Principe Carlo di tenersi pure il ventaglio come souvenir perché a lei così non sarebbe più servito, Carlo allibito chiese se non volesse il suo autografo e lei spiegò che il suo ventaglio, che avrebbe dovuto usare in un incontro successivo con un altro cliente, sarebbe stato inutile ormai da usare.
Quando Carlo disse di non volerlo prendere chiese a una terza persona di buttarlo via e procurargliene un altro per l’incontro successivo.
Mineko Iwasaki, all’anagrafe Masako Tanaka (Kyoto, 2 novembre 1949), è stata la più famosa geisha giapponese dei suoi tempi, fino al suo improvviso ritiro avvenuto all’età di 29 anni.
Il suo nome è diventato noto in occidente grazie al suo ruolo di informatrice del romanziere Arthur Golden per il suo “Memorie di una geisha” e per la controversia successivamente sorta tra i due.
Fonti: http://www.ventagli.org/ , letture personali.
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Un articolo corposo e interessante. Pessima la figura di quello zoticone megalomane del principe Carlo..
Ho letto Memorie di una geisha e se nn sbaglio ne fu fatto anche un film, devo controllare.
sheraconuninchinodiordinanza 🙂
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Ciao! Grazie per essere passata! Si ne fu fatto anche un film, ma Storia proibita di una geisha è il libro di Mineko Iwasaki, la donna che ha ispirato Golden nel suo romanzo. Memorie di una geisha è un romanzo, storia proibita di una geisha la vera storia della vita di Mineko Iwasaki. Spero di esserti stata utile 🙂
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Pingback: La Borsa in Epoca Vittoriana ~ Speciale museo delle borse ~ Amsterdam | Racconti dal passato
L’ha ribloggato su Racconti dal passatoe ha commentato:
Ciao a tutti! Mi fa piacere riproporvi questo post che ho pubblicato parecchio tempo fa quando il blog lo seguivano ancora pochissime persone. Magari qualcuno degli attuali lettori lo ha perso e potrebbe interessare 🙂
Buon pomeriggio e buona lettura!
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Hai ragione io me l’ero perso! per fortuna l’hai ribloggato, perché mi è piaciuto un sacco. E’ un argomento affascinante, soprattutto perché, pur collezionando ventagli, tantissime cose non le sapevo 🙂
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Grazie 🙂 Mi fa piacere che ti sia piaciuto. Inizialmente il blog lo seguivano molte meno persone di ora e quindi penso che sporadicamente i primi post li ripubblicherò. Se vai nella categoria MODA trovi gli altri di questo tipo, il mio preferito è quello sulla storia del profumo 😀
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Appena ho un attimo libero ci vado ^^
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…che strumento di seduzione!!!!
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Una volta si faceva di tutto un’arte !
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…oggi invece…
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Diciamo che oggi siamo molto più frenetici e trascuriamo un sacco di cose, poi va beh considera anche che i nobili di tempo da buttare ne avevano tanto XD
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…non lavorando e vivendo tra gli agi!!! …che vite fantastiche!!!
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Io a volte dico che avrei voluto vivere allora, anzi spessissimo lo dico, però ci penso bene e aggiungo anche: “ovviamente tra i nobili”.
Perché se è vero che alcune erano vite magnifiche e che noi ci sogniamo ad occhi aperti dobbiamo anche pensare che le vite dei poveri erano davvero terribili, molto peggio di tante condizioni miserevoli del giorno d’oggi.
A volte ci lamentiamo che non possiamo fare una vacanza o comprarci una borsa o che guadagniamo troppo poco e lo stipendio se ne va tutto nel vivere, bollette, spesa ecc.
E’ vero, me ne lamento spesso anche io, ma la vita di allora della classe come la nostra era spesso la vita di gente che mangiava un pezzo di pane duro quando gli andava bene.
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Sono d’accordo, le condizioni di vita erano durissime… accontentiamoci dei nostri tempi prendendoci il meglio che hanno da offrire!
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Interesserà senz’altro me che ne faccio uso e dei miei amici , conoscendomi bene, ogni tanto me ne regalano uno . Isabella
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Mi fa piacere Isabella 🙂 Buona serata!
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Molto interessante mia cara. Sapevo in generale alcune cose,come il loro linguaggio a seconda dell’uso ma non nel dettaglio. E l’aneddoto su Carlo e la geisha Mineko rientra perfettamente nello stile del principe. Grazie e buona serata. Isabella
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Buona serata a te! Mi fa piacere che tu abbia gradito 🙂 Per domani pomeriggio c’è il ventaglio come accessorio maschile, te lo dico in anteprima ! Mineko è la vera geisha da cui è tratto Memorie di una Geisha, il suo libro è fantastico e ci sono tutti questi aneddoti, ha fatto incazzare anche la Regina Elisabetta in un’altra occasione 😀
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Leggerò anche quello. Ciao
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Buonanotte e grazie per le tue visite 🙂
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Mi è piaciuto tanto questo articolo, io adoro e uso i ventagli anche se non sono tanto di moda.
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Grazie mille 🙂
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Pingback: I post della sezione moda. | Racconti dal passato
Veramente molto interessante. Avevo sentito parlare del linguaggio del ventaglio, ma mai in modo così dettagliato. Bravissima.
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Grazie Neda, mi fa sempre piacere sapere che qualcuno apprezza! Felice serata!
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Felice serata anche a te.
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Post molto bello, complimenti! Se non ti da fastidio lo ribloggo perché merita davvero!
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Certo fai pure, anzi grazie mille!
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Done, http://looksmartblog.com/2015/06/30/il-ventaglio/
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Grazie per il reblog!
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Figurati, meritatissimo!
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Se ti può interessare, e guardi nella categoria moda del mio blog, puoi trovare anche un articolo sull’uso del ventaglio per quanto riguarda gli uomini.
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Wow! Grazie, lo leggerò sicuramente!
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Quando hai voglia e tempo! Poi non so i tuoi gusti per bene, posso dirti che troverai anche post sulla storia del profumo, la borsa in epoca vittoriana, il corsetto e la tenuta da amazzone.
Poco per volta ne aggiungerò altri! Spero li troverai belli e grazie per il tuo interesse!
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Che bello! Trovare post esaurienti sulla storia della moda è sempre una soddisfazione! Noi su LookSmart ci siamo cimentate, (nella sezione “storia della moda” , se sei curiosa dacci un’occhiata: http://looksmartblog.com/category/storia-della-moda/) ma questi argomenti ancora non li avevamo trattati!
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Certo leggerò tutto molto volentieri! Al momento sono sotto stress perchè sono in uscita con il mio primo libro, il mio tempo è davvero limitatissimo, ci sono giorni che dormo 4 ore per notte e fatico persino a trovare il tempo per programmare i post del blog, ma appena mi tranquillizzo mi leggo tutto più che volentieri. Ti metto anche follow 🙂
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Certo tranquilla, quando hai tempo e voglia! 😉 Su cosa stai scrivendo, comunque?
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Il mio libro è un fantasy sugli elementi (terra, aria, acqua e fuoco). E’ già in pre-ordine su amazon, l’uscita effettiva è il 10 luglio.
Se hai piacere di approfondire questo è il mio sito web di autrice : http://www.laurarocca.it
Ho iniziato a scriverlo a settembre 2013 e ho speso gli ultimi 10 mesi nella revisione, essere riuscita a pubblicare e ad arrivare fino in fondo è già un sogno realizzato, ora c’è solo da sperare che piaccia!
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Wow! Immagino sia stato un super lavoro, complimenti! Adesso vedo il sito 🙂
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Quasi due anni di lavoro, ma è una gioia per me, era il mio sogno più grande pubblicarlo, anche se ho fatto tutto da sola, senza editore, sono felice lo stesso.
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L’ha ribloggato su Looksmart e ha commentato:
Girando per WordPress ho trovato questo bellissimo post di “Racconti dal Passato”, che ripubblico (ovviamente con il consenso dell’autrice Dama con il cappello) perché è davvero interessante ed in tema con il caldo africano che imperversa in questi giorni.
Oltre ad essere la versione vintage dell’aria condizionata, il ventaglio è stato per secoli un accessorio importantissimo per donne e uomini giocando un ruolo fondamentale nel galateo, nella difesa personale e, come leggerete, nell’arte della guerra.
Il ventaglio: moda e usi nel tempo:
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Pingback: Galateo ~ Come comportarsi in occasione di un ballo | Racconti dal passato
Mi ero persa quest’articolo! Grazie, molto interessante. Credo che cercherò la storia segreta di una gheisa: ho letto il romanzo e m’è piaciuto, questo basato su fatti veri mi stuzzica ancora di più. Grazie ancora!
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È un libro davvero bello, te lo consiglio specialmente se ti è piaciuta la storia contenuta nell’altro libro!
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